La famosa lettera con la quale la «Dott.ssa Edith Stein» nel 1933 scriveva a Papa Pio XI per metterlo in guardia dall«idolatria della razza e del potere dello Stato» nella Germania subito dopo la salita al potere di Hitler è diventata oggetto di un libro: Edith Stein e il nazismo (Città nuova), con contributi di Angela Ales Bello, Philippe Chenaux, Vicent Aucante e Hugo Ott.
Ledizione integrale e critica della missiva della Stein, resa nota due anni fa dopo lapertura degli archivi vaticani, è lo spunto per approfondire la figura della filosofa ebrea che dopo essersi fatta battezzare e aver vestito labito religioso delle Carmelitane, sarà deportata e uccisa nelle camere a gas insieme alla sorella nel lager di Auschwitz il 9 agosto 1942. «Noi tutti, che guardiamo allattuale situazione tedesca come figli fedeli della Chiesa scriveva la Stein nella lettera a Papa Ratti - temiamo il peggio per limmagine mondiale della Chiesa stessa, se il silenzio si prolunga ulteriormente».
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