Edoardo Piscopo, asso dell’A1 Gran Prix in attesa della Ferrari

Ci sarà anche un pilota romano ai nastri di partenza nell’appuntamento odierno della A1 Grand Prix, la serie automobilistica riservata a vetture monoposto nata a marzo di quattro anni fa grazie all’idea dello Sceicco Maktoum Hasher Maktoum al-Maktoum, della famiglia reale di Dubai. L’appuntamento è fissato a Città del Messico e il driver in questione risponde al nome di Edoardo Piscopo, classe 1988 (proprio il 4 febbraio ha compiuto giusto vent’anni), che si appassionò di motori dieci anni fa, appena dodicenne. Merito del padre, ex pilota, che gli regalò un kart, sorpresa proibita per molti ragazzini della sua età.
Cominciò così la carriera di Edoardo in pista, sviluppata di pari passo all’adolescenza: dapprima in Formula Bmw negli Stati Uniti, dove venne scelto dal Junior team Red Bull per gareggiare in Italia in Formula 3. Stagione memorabile: Piscopo dimostrò subito d’avere stoffa e vinse il titolo «rooky dell’anno» per il terzo posto conquistato nella classifica generale del campionato italiano. Sempre di corsa, come la sua macchina. Il giovanotto, dopo aver partecipato tra il 2002 e il 2004 ad altri campionati nazionali e internazionali (International Open Race e International Trophy Cup), nel 2005 gareggiò nella Formula BMW; poi, l’anno successivo, sbarcò nella Formula Renault 2000. Appena altri 12 mesi sono bastati poi per farlo tesserare dal Team Ghinzani, proprio per permettergli di partecipare al campionato del Mondo di A1 Grand Prix come rappresentante del nostro Paese. Piscopo sogna in grande e soprattutto spera di proseguire l’avventura: «Mi piacerebbe continuare con l’A1GP», ha recentemente affermato, non prima d’aggiungere le sue convinzioni: «La categoria crescerà ancora grazie all’arrivo della Ferrari come fornitore. Sarebbe bello esserci; ma bisognerà fare un’attenta analisi di quello che ha funzionato e quello che è mancato finora al team Italia». Il principio è bene o male simile a quello del Campionato del mondo di match race di vela, nel quale le imbarcazioni sono identiche e il risultato di una regata è determinato solo dalla bravura dell'equipaggio.

I Gran premi si articolano in due fasi: la «sprint race» e la «feature race». La prima è una gara veloce (20 minuti) che si svolge la domenica alle 11; l’altra si corre il pomeriggio, dura 70 minuti e prevede l’obbligo per le squadre di effettuare almeno 2 pit stop.

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