
È stato il mese della Design Week, del lungo Ponte di Pasqua, della semifinale di Champions. Ma a far schizzare di nuovo i dati del turismo a Milano ad aprile, dopo due mesi con il segno meno, secondo il sindaco Beppe Sala ci sarebbe anche l'«effetto dazi». In generale la città ha registrato un aumento del 10% negli arrivi rispetto allo stesso mese nel 2024. E «abbiamo dati molto interessanti - ha spiegato ieri Sala in diretta su Rtl 102.5 -: si tratta soprattutto di turismo americano, è in testa, forse perchè si sta già diffondendo la paura dei dazi» minacciati dal presidente Usa Donald Trump «e non si sa ancora come colpiranno, forse dagli Usa vengono a fare acquisti preventivi. Assicura che Milano è «lontana dal rischio di overtourism». C'è «un turismo selezionato, ma va comunque posta molta attenzione alla questione. Questa diffusione selvaggia degli affitti brevi non fa bene alla città, è complicato trovare un alloggio a lungo termine». Il turismo Usa è cresciuto ma in realtà è al quarto posto per Paese di nascita, al primo gli italiani, al secondo i francesi (quasi raddoppiati rispetto a marzo), tedeschi (+60%). Al quinto posto c'è la Cina e a seguire Regno Unito, Svizzera, Spagna, Brasile, Polonia. «Ad aprile Milano ha nuovamente superato la soglia degli 800mila visitatori, registrando un incremento del 10,2% rispetto al 2024. É un ennesimo successo che conferma la qualità e la varietà della nostra offerta turistica. Hanno sicuramente giocato un ruolo sia le festività Pasquali e del 25 aprile - sottolinea l'assessore al Turismo Martina Riva - sia, ovviamente, la Design Week. A questo bisogna aggiungere la semifinale di Champions League, che dimostra come i grandi eventi sportivi possano diventare uno dei motori del consolidamento della capacità attrattiva della nostra città».
Il report mensile sul turismo elaborato dal Comune sulla base dei dati sugli arrivi registrati dalle strutture alberghiere sui portali della Questura di Milano, di Monza e della Brianza, mostrano un totale di 835.587 visitatori a Milano città ad aprile (il 16,9% in più rispetto al mese precedente e il 10,2% rispetto al 2024), salgono a circa un milione e 64mila se si considera tutta la Città Metropolitana e oltre un milione e 127mila sull'area urbana (che comprende anche la provincia di Monza e Brianza). Si arrivava da due mesi - per la prima volta da un po' - con il segno meno. A marzo si è registrato un -0,5% di arrivi rispetto al 2024 (714.893 rispetto ai 718.670 dell'anno prima), a febbraio lo 0,7% in meno (643.755 contro 648.612), gennaio invece si era chiuso in positivo (+6,2%, per un totale di 608.226 visitatori). Gli arrivi a Milano hanno un peso rilevante, rappresentano il 74% del turismo complessivo sull'area urbana. Nel 2024 i picchi si sono registrati nei mesi di maggio, luglio e ottobre.
L'identikit dei viaggiatori ad aprile: più uomini (54,2%), il 29,8% ha tra i 31 e 45 anni, il 26% tra i 46 e i 60, il 23,3% tra i 19 e i 30, il 9,1% meno di 19 e l'11,7% è over 60. Poco meno del 40% ha viaggiato in famiglia, il 36,5% da solo e il 23,8% in gruppo.
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