«Rilanciate la speranza». Lo chiede un elettore e per farlo lo scrive, nero su bianco, in uno dei 150mila questionari che da ieri vengono distribuiti nei gazebo sparsi in tutta la Lombardia.
«Abbiamo voluto lasciare uno spazio dedicato ai suggerimenti - spiega il vicecordinatore regionale azzurro Maurizio Bernardo - perché vogliamo mantenere vivo il contatto con i nostri elettori». Ventuno voci per riassumere il programma del Popolo delle Libertà e dare la possibilità di spuntare quelle che ogni milanese vive come priorità: dal carovita alla giustizia, passando per la famiglia e la sicurezza.
Ore 16, piazza San Babila. Nonostante il gran caldo, già 250 persone hanno restituito il proprio questionario compilato, ancora di più in piazza De Angeli, ben 300 nella rossa Sesto San Giovanni e 8mila in tutta la provincia. «Sono molto soddisfatto - afferma il coordinatore regionale di Forza Italia Guido Podestà - abbiamo incontrato moltissima gente che ci ha dato una grossa carica». E anche unidea: «A luglio porteremo i ministri in piazza, per un dialogo vero con i cittadini». Tra le mani stringe i questionari che lhanno colpito di più: «Guardi qua cosa chiedono i nostri elettori: I magistrati rispondano delle loro inefficenze e ancora Norme più severe per combattere la violenza sulle donne».
Silvio Berlusconi lha voluta chiamare «operazione verità» e il motivo è semplice: «Dobbiamo far conoscere a tutti cosa siamo riusciti a fare in soli 60 giorni», spiega il vicesindaco Riccardo De Corato. E anche se promette di non dilungarsi, quando inizia a snocciolare un esempio dietro laltro non si fermerebbe più: «Pensate al pacchetto sicurezza: il rimpatrio a Milano del clandestino egiziano colpevole di stupro dimostra che i primi effetti ci sono già».
Bando alle polemiche, la squadra azzurra che ieri ha inaugurato la maratona dei gazebo che proseguirà durante tutti i weekend estivi, non vuol sentir parlare di «inutili pettegolezzi». Il motto: «Pensare alle cose concrete, come la tutela dei minori -, chiarisce il deputato di Forza Italia Mariella Bocciardo spiegando limportanza della decisione di prendere le impronte ai bambini rom - una forma di tutela nei loro confronti, non certo di discriminazione».
Sedici gazebo nella sola Milano, 85 in tutta la provincia e 380 in Lombardia.
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