Elezioni americane torna in scena Condoleezza Rice

La campagna elettorale 2012 potrebbe segnare il ritorno in politica di Condoleezza Rice. Dopo due anni e mezzo di insegnamento, l'ex segretario di Stato sarebbe pronta a scendere in campo, aspirando al posto di vice del candidato repubblicano che si aggiudicherà le primarie. la nomina di Rice a numero due imprimerebbe un nuovo passo alla campagna elettorale e sarebbe - secondo alcuni osservatori - un'importante contromossa all'aleggiata sostituzione del vice presidente Joe Biden con Hillary Clinton. Il presidente Barack Obama potrebbe però sfoderare un'arma segreta per mettere una seria ipoteca sulla casa Bianca, ovvero appoggiare formalmente i matrimoni gay, in un'iniziativa che farebbe breccia sugli attivisti gay e sull'elettorato più giovane. Le recenti iniziative dell'amministrazione Obama - secondo Politico, che cita alcuni osservatori e attivisti - avrebbero alimentato le speculazioni per una presa di posizione di Obama sulle nozze fra lo stesso sesso, un argomento spigoloso che rischia una spaccatura con l'ala più conservatrice dei democratici e che marcherebbe un netto distacco con i repubblicani. Gli aspiranti repubblicani alla casa Bianca continuano intanto a darsi battaglia in vista delle primarie dell'Iowa. E attaccano compatti Obama. Nelle ultime ore Michele Bachmann ha dichiarato che, con il suo atteggiamento sul debito, Obama sembra governare una «repubblica delle banane». Il partito repubblicano segue con attenzione gli sviluppi, preoccupato per quelli che sembrano essere i due candidati principali alla casa Bianca, Newt Gingrich e Mitt Romney. L'ascesa dell'ex speaker della camera fa tremare i repubblicani, che temono sia un candidato troppo debole e in grado di pesare negativamente sulle fortune del partito se dovesse vincere la nomina a presidente. «Non sappiamo come è arrivato qui e non sappiamo come fermarlo» afferma Ed Rogers, stratega repubblicano che ha lavorato per il presidente George Bush. Rogers come altri repubblicani stima Gingrich per come ha guidato i repubblicani in Congresso nel 1994 dopo 40 anni alla minoranza della Camera ma teme per le controversie, gli scandali e le sconfitte elettorali che hanno caratterizzato i quattro anni di Gingrich da speaker. Anche Romney è guardato con sospetto perchè si teme che la sua provenienza dalla società di private equity Bain Capital possa influire negativamente. Il New York Times ha reso noto che, a 13 anni dalla sua uscita dalla società, Romney continua a percepire una quota annuale dei profitti di Bain Capital con l'accordo siglato nel 1999.

profitti che godono di un regime fiscale agevolato e sono quindi sottoposti a minori tasse perchè rientrano nella categoria di hedge fund e private equity ora al centro della battaglia politica sull'ineguaglianza sociale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica