Elezioni comunali, un candidato su tre è donna ed è boom di outsider

Sono 427 le donne in corsa per un posto da consigliere, oltre il 30% del totale. Record a Sel che ne ha messe in lista 27, più degli uomini. Cresce anche la «quota rosa» padana rispetto al 2006. Insegnanti, medici e anche violiniste, tante alla prima volta in politica.

Sono 427 e vogliono conquistare Palazzo Marino. Le candidate alle elezioni del 15 e 16 maggio a Milano sono un esercito che ha già sfondato la quota del 30 per cento. Su 1354 aspiranti consiglieri, uno su tre è donna. Percentuale rispettata anche nella sfida per la poltrona del sindaco, visto che tra i nove in corsa oltre a Letizia Moratti ci sono l'ex assessore Claudia De Albertis e Elisabetta Fatuzzo con il Partito dei pensionati. Cinque anni fa, prima del taglio delle liste da 60 a 48 consiglieri, c'erano più candidati ma le donne erano appena il 20 per cento. Il record della squadra più rosa va a Sinistra e libertà che ne candida 27 (solo 21 uomini) e sceglie una capolista, Daniela Benelli. Fanalino di coda invece il Progetto Milano Migliore di Edoardo Croci che ne conta appena sette, appena due in più sia il Pdl che l'Udc. La Lega fa un passo avanti, dalle 14 su 60 del 2006 alle dodici su 48.
Giovani consigliere (di zona) crescono. Nel Pdl, dopo cinque anni nei parlamentino provano a entrare nell'aula grande di Palazzo Marino Cristina Crupi, Benedetta Borsani, Claudia Ferrari. Se il Carroccio non supera la media di uno su quattro, tra le candidate sfodera in compenso Nives Castenetto, ex presidente de «I dunn de Milan», l'associazione delle donne padane. Ma è stata società civile la parola d'ordine della campagna per le comunali 2011. Ogni lista ha messo in luce la quantità di outsider della politica. Nella carica delle 427 sono alla prima esperienza elettorale ad esempio Matilde Leonardi, medico pediatra all'istituto Besta di Milano che chi candida nel Pdl e tra gli obiettivi ha quello di «fare di Milano il più grande polo di ricerca in Italia». Nella lista Milano al Centro capeggiata da Giovanni Terzi, oltre all'unica donna assessore (hanno iniziato in quattro) arrivata fino alla fine della giunta Moratti, ci sono tra le altre Patricia Kieran, organizzatrice di eventi e «madrina» dell'Oasi delle farfalle ai giardini di Porta Venezia, l'atleta Silvana De Giovanni, c'è anche una violinista, Alessandra Farro, oltre alla cantante vip Ornella Vanoni. Nella lista Bonino-Pannella guidata da Marco Cappato c'è la giornalista Fabia Di Drusco, che si candida perchè Milano «diventi una vera capitale europea, multietnica e in grado di fornire un'offerta culturale all'altezza di altre grandi città», e impegnata nei cinque referendum sull'ambiente su cui i milanesi torneranno alle urne il 12-13 giugno.
Professoressa di Lettere dell'Università Statale ma anche «membro fin dalla nascita del Comitato dantesco per la Lombardia», Giuliana Nuvoli è nella lista civica per Pisapia.

Nella squadra di Io amo Milano (di Magdi Allam e a sostegno della Moratti) c'è Adriana Bolchini che si batte per «migliorare la condizione femminile nel mondo islamico», sempre più numeroso a Milano. Si definisce un «esempio di nuova milanese» Maria Stefanache, attrice romena che si trasferita in città dal '94 e prova a entrare in consiglio sui banchi del Pd.

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