Elkann: «Fino al processo niente cifre sulla causa»

da Milano

Non ci sarà alcun nuovo negoziato». In un’intervista pubblicata ieri dal Corriere della Sera il rampollo di casa Agnelli, John Elkann, 31 anni, presidente dell’Ifi nonché vicepresidente di Ifil e Fiat, risponde così alla domanda su come la famiglia intenda replicare agli avvocati della madre, Margherita Agnelli de Pahlen, sulla questione dell’eredità dell’Avvocato. «Quando raggiungemmo l’accordo nel 2004 - spiega - ci volle un anno e mezzo di preparativi. Le parti ebbero tutte le informazioni, godettero dell’aiuto di tutti i professionisti immaginabili, proprio per evitare quello che poi è accaduto».
Quanto alla cifra ricevuta da Margherita Agnelli de Pahlen, stimata in 109 milioni, il figlio precisa: «Da qui al processo, fissato nel gennaio 2008, non daremo numeri, ma posso dire che ha ottenuto molto, ma molto di più». Il giovane commenta anche il risanamento della Fiat («è la dimostrazione che le situazioni possono modificarsi») e fa chiarezza sugli aspetti proprietari: «il punto non è che la Fiat sia controllata da una famiglia.

Il punto è che si sviluppi al meglio delle sue potenzialità. L’equity swap? Non avevamo alternative: è stato fatto tutto in assoluta buona fede e non contro la legge». Ifi e ifil sono definiti «impegni prioritari» rispetto a un’eventuale presidenza Fiat.

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