«Tuo padre ha deciso di partire. Allarmato esclamai: Per dove? Per lAmerica. Sentii una pena selvaggia, perché amo assai mio padre. Per lAmerica! Avevo sentito dire molto di quello strano posto, in cui gente che noi conoscevamo era svanita senza mai far ritorno». Così nel 1924, in Son of Italy, Pascal DAngelo, primo italiano a pubblicare un libro in America, raccontava il dramma dellemigrazione. Così, invece, nel 1898, lo documentava George Goyan su Revue des Deux Mondes: «È povera gente, che prende congedo dallItalia, illudendosi assai spesso che il suo allontanamento sarà solo temporaneo e che non dispera di tornare a morire di vecchiaia sullo stesso suolo sul quale oggi non vuole morire di fame». È negli estremi di partenza e arrivo, osservatore e osservato, sacrificio e speranza, che si snoda il percorso di «Ellis Island: Italiani dAmerica», mostra fotografica, con incontri e proiezioni, alla Casa della Memoria e della Storia da oggi al 28 febbraio. Ideata da Nino Di Paolo, lesposizione racconta la massiccia emigrazione italiana in America dal 1892 al 1954, in chiave storica, e, più ancora, emotiva, lasciando che siano poesie e musica a guidare il visitatore tra le foto d'epoca, nel tentativo di ricostruire il viaggio, dal dolore di lasciare la casa allo stupore della non-accoglienza e allumiliazione di essere sottoposti a esami medici e intellettivi, appena giunti a Ellis Island appunto. «Non volevo puntare lattenzione solo su dati storiografici - spiega Di Paolo - ma proporre un iter emozionale». La mostra è inserita in un ricco calendario di eventi. Si comincia stasera, con letture recitate di Giorgio Albertazzi e Michele Placido. Dall8 al 10 gennaio, è prevista una rassegna di film, da Nuovomondo di Crialese al documentario Emigranti di Olla. Lunedì 19 gennaio si terrà il convegno «Migrazioni di ieri e di oggi». Il 26 febbraio si chiude con la serata «In musica», che potrebbe vedere la partecipazione «a sorpresa» di cantautori noti.
«Liniziativa - dice Umberto Croppi, assessore capitolino alle Politiche Culturali - vuole essere una testimonianza e un monito per insegnarci a guardare lemigrazione da un diverso punto di vista, comprendendo le ragioni dellaltro». L'ingresso è libero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.