Politica

Eluana deve morire? I giudici prendono tempo

da Milano

La Corte d'Appello sezione civile del Tribunale di Milano si è riservata di decidere se chiedere nuovi elementi istruttori oppure prendere una decisione sulla richiesta di staccare la spina avanzata da Giuseppe Englaro, il papà di Eluana, la giovane lecchese in coma irreversibile da quattordici anni dopo un incidente stradale.
Nell'ultima udienza, i familiari della ragazza avevano chiesto alla Corte di acquisire le prove che dimostrerebbero che la giovane prima dell’incidente avrebbe chiesto ad amici e parenti di essere sottoposta all'eutanasia qualora un giorno le fosse capitata una disgrazia.
Eluana Englaro è ricoverata all' Ospedale di Lecco e più volte il padre, con l'assenso anche della madre, aveva chiesto ai medici di staccare la spina. Finora le sue istanze sono sempre state respinte dai giudici, che hanno motivato i rigetti in base al fatto che in Italia non esiste una legge che consenta l'eutanasia.
La sezione Famiglia della Corte d'Appello civile aveva esaminato l’ultima istanza della famiglia della ragazza il 30 giugno scorso, riservandosi il deposito della decisione in Cancelleria. Dopo avere valutato la situazione e una serie di testimonianze, la Corte non aveva ritenuto di poter prendere una decisione riguardo a quello che secondo il padre della giovane e i suoi legali è un accanimento terapeutico senza senso.


Ieri il collegio giudicante presieduto da Ines Marini non ha fissato una data per lo scioglimento della riserva, ma avvertirà la Cancelleria per le conclusioni.

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