Nuovi criteri in vista per lassegnazione di alloggi nella Capitale e rivoluzione nelle graduatorie, con laddio ai 10 punti. È quanto prevede la delibera che dovrebbe essere approvata in giunta la settimana prossima. Lo annuncia lassessore capitolino alla Casa Claudio Minelli. «Da anni - spiega Minelli - aspettavamo di ridefinire i criteri per lassegnazione delle case più consoni alle nuove esigenze. Sarà realizzata una graduatoria nuova in grado di fotografare il disagio abitativo in città». Il massimo del punteggio non sarà più 10 punti, ma 35 o 40».
Tra i criteri che lamministrazione considererà per assegnare punti in graduatoria, a parte i requisiti fondamentali, come la residenza a Roma, «la comunicazione della condizione abitativa al momento della domanda. Un altro criterio è la condizione della famiglia che richiede un alloggio: se cioè al suo interno ci sono minori e quanti, se ci sono persone con handicap, anziani e, novità, se ci sono precari. Infine, sarà necessario comunicare se lo sfratto è stato eseguito oppure no».
Niente paura per i 2300 che, nella graduatoria attuale, hanno 10 punti, ovvero il massimo: «la congeleremo e esauriremo gli iscritti - spiega Minelli -. Solo allora procederemo con la nuova graduatoria. Contiamo di farcela in due anni E se ad oggi è possibile rinunciare ripetutamente alla casa assegnata perché lubicazione non è di gradimento, invece, quando entrerà in vigore la nuova graduatoria i richiedenti potranno ancora rifiutare la casa ma dovranno indicare due luoghi dove vorrebbero abitare. Se non dovessero effettuare la scelta, usciranno dalla graduatoria».
Minelli ha ricordato che a Roma sono 10mila le persone in emergenza abitativa: «per fronteggiare ancora meglio questa situazione, il Comune parteciperà a un bando per lassistenza alloggiativa prevista per casi particolari».
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