Emirates, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi, fondata nel 1985 e primo vettore nei paesi del Golfo, ha scelto l’Italia come hub per accedere in Europa: in particolare gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia. Scali ritenuti strategici e con potenzialità di crescita notevoli.
L’impegno è stato formalizzato ad Abu Dhabi dove si sono svolti i lavori della Commissione mista tra il governo italiano, rappresentato dal sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso e dal ministro federale dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, Sultan Bin Saeed Al Monsouri.
Il governo degli Emirati ha richiesto un aumento considerevole per gli slot, attualmente inferiori alle 10 unità. I voli, con cadenza settimanale, saranno cosi suddivisi: 21 destinati allo scalo di Roma Fiumicino, 21 per Milano Malpensa e 14 per l’aeroporto di Venezia. Sono previsti anche 28 voli cargo settimanali. Dell’intesa fa parte anche la compagnia Etihad che ha richiesto 7 voli per Roma Fiumicino e altrettanti per Milano Malpensa. Con questa intesa l’Italia è destinata a diventare una meta più facilmente raggiungibile dal turismo dei "nuovi ricchi" che Golfo persico e da quelli del sud est asiatico, non solo per i viaggi leisure ma anche per quelli d'affari.
"È un accordo molto significativo - ha spiegato Urso - vuol dire che gli Emirati Arabi hanno scelto l’Italia come porta d’ingresso per l’Europa. Ciò significa più turismo, più affari economici e commerciali, ma può comportare anche il rilancio della stessa Alitalia. Infatti nelle tratte interne nazionali e in quelle europee gli Emirates potranno contare sul contributo della nuova compagnia aerea italiana. Questo rilancia e rafforza la nostra competitività, perché questa partnership porterà anche grandi benefici per la penetrazione commerciale e imprenditoriale italiana non solo nel Golfo ma anche in tutto il Sud Est asiatico dall’India all’Australia fino alla Cina, tutte aree geografiche ben coperte dai voli di Emirates".
Altri accordi di collaborazione con l'Italia La commissione mista dei due governi ha anche stabilito che Poste Italiane, nel quadro dell’ammodernamento e dello sviluppo del sistema postale emiratino avrà un ruolo nei settori dei servizi bancari e in progetti operativi specifici. Il governo degli Emirati ha anche chiesto il coinvolgimento delle imprese italiane nello sviluppo del settore nautico, mentre si è deciso di intensificare i rapporti nel settore difesa-aerospazio, in particolare tra Finmeccanica e Musabala.
"E' stata una missioni positiva dal punto di vista dei risultati - ha concluso il sottosegretario Urso che proprio negli Emirati ha guidato una delegazione di 510 imprese italiane per la Fiera Big Five, la più importante manifestazione per l’edilizia del Medio Oriente - siamo convinti che le nostre già buone relazioni economiche e commerciali si potranno intensificare ancora di più nei prossimi mesi, puntando a raddoppiare il nostro tasso di penetrazione dell’export che già cresce a un ritmo annuo di oltre il 20%, mentre ii nostri investimenti diretti già lo scorso anno sono raddoppiati arrivando a 5 miliardi di euro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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