Enel e Acciona sono più vicine a un accordo per la cessione da parte del gruppo spagnolo della sua quota in Endesa: una partita complessa che vede un gruppo fortemente indebitato (Acciona) cedere una partecipazione ad un altro indebitato (Enel). E questo in un momento di crisi del credito. Santander e Bbva premono su Josè Manuel Entrecanales perché rientri di almeno una parte del suo debito che supera i 17 miliardi di euro. Ma limmobiliarista dovrebbe svendere il suo patrimonio. Così sta pensando alla possibilità di cedere la sua quota in Endesa, che vale 11 miliardi, con un diritto di vendita allEnel che scade però solo nel 2010. I due gruppi trattano da mesi.
Adesso però sembra vogliano fare sul serio, ma a certe condizioni. Enel, infatti, si trova con un debito sui 50 miliardi e non vorrebbe accollarsene altri 11 per pagare Acciona, più i tre di debito che Endesa ha «in pancia» e che fanno capo ad Acciona. Così ha proposto la cessione di tutte le attività rinnovabili di Endesa ad Acciona, che valgono intorno ai tre miliardi. E non di meno, perchè se queste attività fossero cedute a un prezzo più basso potrebbe scattare lobbligo di Opa residuale sull8% che resta di flottante. Una spesa che Conti vuole assolutamente evitare. Acciona incasserebbe comunque 8 miliardi di liquidità, cui si sommerebbe pro quota un dividendo straordinario di 4,5 miliardi (proveniente da quanto Endesa ha incassato per la vendita di Endesa Europa a E.On) distribuito da Endesa a Enel, Acciona e piccoli azionisti.
Sullaccordo che si delinea, se si farà, ci sarebbe già il sì del governo di Madrid, che comunque sa benissimo che entro il 2010 sarebbe Enel a controllare il gruppo elettrico spagnolo. Acciona, da parte sua, riduce il debito, si prende le attività nelle rinnovabili e porta a casa una buona plusvalenza. Enel si toglie dai piedi un alleato che cominciava a diventare scomodo, cedendo tutte le rinnovabili spende tre miliardi in meno, spunta probabilmente condizioni migliori (e tempi di rimborso più lunghi) di quelle praticate ad Acciona da Santander e Bbva, che finanzieranno lacquisto della quota Endesa e infine porta a casa due miliardi in più di margine lordo.
Per lad Enel, Fulvio Conti, si apre tuttavia un periodo non facile che mette a rischio il rating del gruppo.
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