Cronache

Enel accende anche la musica

Marzia Fossati

Un grande concerto. Di sabato sera. A Genova. E gratis. Ebbene sì, la fatidica data cade il 1º ottobre, non il 1º aprile, indi per cui l’ipotesi di uno scherzo è pressochè remota.
E sarà la storica cornice del Teatro Carlo Felice ad ospitare l’Ensemble Harmonie dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, una delle più antiche istituzioni musicali del mondo, costituita addirittura nel 1585 dal Pontefice Gregorio XIII.
In sintonia con la corrente stagione operistica dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart, nel 250° anniversario della sua nascita, la scaletta della serata spazierà nel repertorio del grande compositore austriaco.
Il concerto, fa parte del programma 2005 «L’energia che si ascolta», un progetto di collaborazione tra Enel, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Teatro della Scala, finalizzato a creare occasioni per promuovere la musica classica, che ha in genere un pubblico di nicchia molto selezionato, presso un più ampio auditorium.
È stata quindi una vera sfida proporla presso il grande pubblico e in luoghi spesso esclusi dal circuito della grande musica. Anche se nel nostro caso specifico, il Teatro Carlo Felice non rientra certo nella categoria, essendo da sempre parte essenziale del circolo dei più importanti templi italiani della musica.
Nel caso dell’iniziativa Enel, l’Accademia ha deciso di mettere a disposizione alcuni Ensembles strumentali provenienti dalle diverse sezioni dell’orchestra ceciliana: nel corso del 2003 si sono esibiti gli ottoni e le percussioni, nel 2004 un gruppo di archi, e quindi, per la stagione 2005, è la volta del nuovo Ensemble di fiati «Harmonie», specializzato proprio nel repertorio mozartiano.
Gli inviti per il concerto potranno essere ritirati a partire da domani presso il botteghino del teatro, tutti i giorni feriali dalle 10 alle 18, fino ad esaurimento.


Esaurimento probabile in tempi assai brevi, trovandoci in quel di Genova dove solo la parola «gratis» è una sorta di «abracadabra» in grado di smuovere le masse e annientare la pigrizia.

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