Enel potrà vendere Terna a Cdp

Ma la Cassa dovrà cedere il 10,2% detenuto nel gruppo elettrico entro il luglio 2007. Regolata anche la governance della rete

Enel potrà vendere Terna a Cdp

da Milano

Via libera dell'Antitrust all'acquisizione da parte della Cassa depositi e prestiti del 29,99% di Terna e del ramo di azienda del Gestore della rete di trasmissione nazionale (Grtn). La decisione, si legge in una nota, è stata presa il 4 agosto ed è subordinata ad alcune condizioni: la prima prevede che «in via definitiva, a decorrere dal 1° luglio 2007 ed entro i 24 mesi successivi, Cdp dovrà cedere la partecipazione detenuta in Enel, pari al 10,2% del capitale sociale». La seconda condizione posta dall’Autorità da prevede che «in via transitoria, almeno 6 dei 7 consiglieri spettanti a Cdp nel consiglio d’amministrazione di Terna (nell’ipotesi di un cda di 10 membri) dovranno essere nominati in base a caratteristiche di indipendenza per garantire una gestione improntata al rispetto dei principi di neutralità e imparzialità, senza discriminazione di utenti o categorie di utenti. La stessa proporzione dovrà essere mantenuta qualunque sia il numero dei membri del cda».
Infine, la terza condizione prevede che in via transitoria, andrà rafforzato il Comitato di consultazione, previsto dal Dpcm dell’11 maggio del 2004. Il Comitato dovrà esprimere un parere non vincolante sul progetto definitivo del piano di sviluppo della Rtn (Rete di trasmissione nazionale) prima che questo sia presentato al cda. Il Comitato potrà inoltre verificare lo stato di attuazione del piano di sviluppo».
Enel da parte sua resta «fiduciosa nel proseguimento della trattativa» con Cdp per la vendita del 29,9% di Terna dopo il via libera condizionato dell’Antitrust, affermano fonti del gruppo elettrico. Le stesse fonti sostengono che, «comunque, la politica di dividendi è confermata».

Enel ha annunciato per l’autunno un dividendo extra di 0,17-0,20 euro legato alla cessione del 44% di Terna, vale a dire il 14% già collocato con un bookbuilding e il 29,9% relativo all’operazione con Cassa depositi. Quest’ultima ha preso «atto del provvedimento dell’Antitrust che verrà esaminato in maniera costruttiva nel corso del prossimo cda che si terrà nei primi giorni di settembre».

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