da Il Cairo
LEni raddoppierà la produzione di gas liquefatto nellimpianto di Damietta, sulla costa egiziana verso il Delta del Nilo, a partire dal 2009, grazie a una nuova concessione esplorativa di gas a Elbougaz, nel Mar Mediterraneo. Linvestimento previsto per lintero raddoppio dellimpianto si aggira intorno a 1,5 miliardi di dollari. Ancora non è stato deciso quale sarà linvestimento in quota a Eni ma, precisa la società, se tiene conto dellassetto azionario dellattuale impianto di Damietta, di cui lEni detiene il 40%, linvestimento potrebbe aggirarsi intorno ai 600 milioni di dollari. Lannuncio è stato fatto ieri al Cairo, dove lamministraore delegato, Paolo Scaroni, ha firmato laccordo con il ministro egiziano del Petrolio, Sameh Faomi. «Lintesa per la nuova concessione esplorativa nel Mediterraneo è estremamente promettente perché contribuirà a creare più gas per limpianto di Damietta», ha spiegato Scaroni. A partire dai primi mesi del 2007 sarà deciso linvestimento preciso per realizzare il secondo treno (ovvero il raddoppio) dellimpianto di liquefazione del gas. I lavori dureranno due anni circa, quindi a partire dal 2009 sarà prodotto il primo gas liquido pronto per essere imbarcato nelle navi.
Quanto ai Paesi dove andrà il gas, Scaroni ha detto che «in Europa ci sono sette rigassificatori, ma è previsto che il gas vada anche negli Stati Uniti e in Estremo oriente. Ovviamente cè bisogno di porti che possano ricevere nuovi rigassificatori e sulla destinazione finale si deciderà ai primi del 2007».
Per la realizzazione dellimpianto sarà costituita una società, i cui partner saranno, oltre allEni, Union Fenosa, Segas, Bp, Egas ed Egpc.
La società che gestisce il primo treno è posseduta anche dalla Segas, partecipata all80% da Union Fenosa Gas (joint venture Eni-Union Fenosa), Egas al 10% e Egpc con il restante 10 per cento.
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