Uno spunto da Dostoevskij per chiudere la Stagione della Tosse, così il teatro genovese presenta la sua ultima produzione nata dall'incontro tra un attore di grande esperienza, Enrico Campanati, e una giovane regista, Carmen Giordano, che si misurano e confrontano con uno dei testi più complessi della letteratura mondiale, L'Idiota. Un'idea nata per approfondire la ricerca e lo studio sulla tipologia dell'idiota contemporaneo. Ai due artisti non interessa affatto restituire la trama del libro, ma indagare sull'«idiota», visto come individuo ingenuo e profetico che non sbaglia mai quando fa o dice qualcosa, ma che viene difficilmente creduto. È questo lato assolutamente umano che Carmen Giordano vuole mettere in rilievo nel suo spettacolo attribuendo a Campanati il ruolo di un personaggio stralunato che si muove in una scenografia dalla dimensione surreale con una dolcezza e poesia che riportano ad un comportamento infantile.
L'idiota della Giordano è un borderline che in un'atmosfera sospesa al limite tra la lucidità e il delirio gioca con tutto quello che ha intorno con quella serietà che hanno i bambini quando non sono osservati dagli adulti. Non è e non vuole essere un monologo, bensì un continuo rimando con gli spettatori coi quali condividere insicurezze e disagi che sono in ognuno di noi. Alla Sala Campana da mercoledì 12 a sabato 15 maggio.Enrico Campanati fa «Lidiota» con la giovane regista Giordano
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