Epicas di Evani: primo stop e addio primato

I pacchi a sorpresa di Natale hanno sconvolto la classifica dell’Adidas Cup, la mega manifestazione di calcio a 7 che ogni giovedì sera calamita sui campi in erba sintetica del centro Masseroni Marchese centinaia di appassionati del bel calcio. La corazzata Epicas, imbattuta e dominatrice del torneo, è stata affondata 6-3 dalle bordate dei Citizens of humanity e, oltre alla prima sconfitta, ha anche dovuto lasciare la testa della classifica ai Media Partners di Andrea Locatelli che hanno maramaldeggiato con un eclatante 19-2 sul Maestro di casa. Un passo per volta, però, perché la sconfitta dell’Epicas ha avuto sconcertanti retroscena. Assente Franco Baresi, non sono bastate la doppietta del claudicante Chicco Evani e la rete di Pietro Vierchowod, anch’egli strappatosi, per tenere in vetta i ragazzi di Mauro Tavola. Già, perché di fronte le doppiette di Benoit Cauet e di Abumeyang, i gol di Bruschini e Chalon hanno messo in evidenza la crisi interna che attanaglia l’Epicas. E proprio Tavola, il super organizzatore dell’Adidas Cup, regista e anima della squadra, indispensabile e insostituibile fino al giorno prima, è stato lasciato in tribuna dal mister Maurizio Ganz e dal dirigente Bebo Martinotti: qualche invidia interna di troppo per l’esposizione mediatica di Tavola, ha fatto sì che per l’ultima giornata di andata si accomodasse in tribuna.
Giro di boa che, dopo qualche esasperazione disciplinare nei turni precedenti, si è concluso per la prima volta senza alcun cartellino giallo nelle 5 gare disputate (Atahotels-Banca Mediolanum è stata rinviata). Un bel segnale, a dimostrazione della sportività e lealtà che la fanno da padrone al punto che anche le sanzioni nei confronti di Daniele Gelosi (fatto episodico il suo) potrebbero essere meglio considerate e ammorbidite. Ora al comando c’è Media Partners che grazie a Crippa (4 gol), Franceschetti (4), Lombardo e Serandrei (3), Melizzi (2), Tremolada, Fiore e Saltarossa (1 rete a testa) precede di una lunghezza Epicas e Radiorama (ancora senza gli infortunati Leonardo e Eros Ramazzotti) vittoriosa 8-3 su Movitalia (3 Savi e Nardacci, 1 Bottoni e Gencarelli). Vince anche Sky Sport, 9-7 su Impossible is nothing al quale non sono bastate le sei reti di Stephen Lemarchand, cannoniere della manifestazione con 28 gol davanti a Crippa (22) e Cauet (18).
E il nostro Giornale, direte voi? I gialli di Paolo Berlusconi sono naufragati contro Studio Izzi, vittorioso 7-2 (primo tempo 2-1) che ha anche colpito 7 pali. Ma le giustificazioni sono tante: le squalifiche di Lupone e Gelosi; gli infortuni di Grosselli, Ruzzo e Tedoldi; la scarsa vena delle punte Billy Berlusconi e Guastella oltre alla fantasia un po’ appannata di Lastella. E a nulla è valsa la grande prestazione di Occhipinti, Rossi, capitan Manzoni, Fusco e del rientrante Medohun. La scarsità di cambi ha provocato il crollo dei berluscones nella ripresa (Studio Izzi aveva ben 12 giocatori contro gli 8 di via Negri).

Ma ora, come il Milan del presidente Silvio Berlusconi, anche Il Giornale del fratello Paolo farà una adeguata campagna acquisti in gennaio per rinforzare la squadra e tentare di raggiungere il sesto posto utile per disputare i playoff. Il torneo ora si ferma, ne riparleremo a fine febbraio.

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