Il più scarso dei programmi televisivi che si occupi di politica, in una sola sera, ha maggior seguito della più clamorosa manifestazione inscenata dalla sinistra negli ultimi anni. È da lustri che le minoranze rumorose non contano più, almeno non per strada: il numero di partecipanti a una manifestazione diviene perciò rilevante in termini di ordine pubblico, può essere interessante da un punto di vista sociale o sociologico, può essere un sensore dello spirito di unepoca, può essere molte cose: ma unopinione espressa in piazza, in termini strettamente democratici e numerici, vale come una che resti racchiusa tra le mura domestiche. È per questo che un certo articolo pubblicato da l'Unità, ieri, è straccionesco a dir poco: si citano diverse manifestazioni organizzate dal centrodestra negli ultimi anni e si definisce «un flop» la manifestazione «siamo tutti americani» messa in piedi in Piazza del Popolo il 10 novembre 2001. La quale resta, per ciò che rappresentò e smosse mediaticamente, la più clamorosa e importante manifestazione messa in piedi in Italia da molti anni a questa parte.
E non è un caso, quel giorno, che la contemporanea contro-manifestazione organizzata della sinistra fu più chiassosa, sicuramente più partecipata (90mila pecore professioniste da via Cavour al circo Massimo) ma chi se la ricorda più. Perché i manifestanti si pesano, non si contano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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