Ercongota

Chiamata nei documenti anche Earcongota o Eartongata, era figlia del re del Kent Earcomberto (o Ercomberto) e della regina Sesburga. Suo padre, che regnò dal 640 al 644 all’incirca, fu il primo tra i re della Britannia a ordinare la distruzione di tutti gli idoli pagani e a dare l’esempio del digiuno durante la Quaresima. La regina aveva due sorelle, Sedrida ed Edelburga, che erano andate a farsi monache in continente perché a quel tempo non c’erano monasteri femminili nella loro terra. Ercongota volle seguire l’esempio delle zie e si portò nel regno dei Franchi, nel monastero che stava a Evoriacum, località che poi si chiamò Faremoutiers (dal nome della sua prima badessa e fondatrice, s. Fara) e divenne una famosa abbazia. Ercongota ben presto fu conosciuta da tutti gli abitanti della zona sia per la santità che per i miracoli di cui era tramite. Sappiamo di lei solo quel che ne scrisse in seguito il cronista Beda il Venerabile, ai tempi del quale ancora durava l’eco dei miracoli di s. Ercongota. Sappiamo che quest’ultima fu avvertita tramite rivelazione divina dell’approssimarsi della sua fine. Quando fu arrivato il momento, la notte fece il giro delle celle in cui stavano le altre monache e si raccomandò alle preghiere di ciascuna, soffermandosi in particolare al capezzale di quelle ammalate.

Morì infatti poche ore dopo, appena dopo il sorgere dell’aurora. Non sappiamo in quale anno ma probabilmente agli inizi del secolo VIII. Certo, non c’è da sperare che qualcuno metta il nome di questa santa alla figlia, data la sua scarsa eufonicità. Chissà come suona in inglese…

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