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Esplode il debito pubblico degli Stati Uniti Allarme del governo: "Ora rischiamo il default"

Il segretario al Tesoro americano chiede al Congresso di agire subito per aumentare il tetto del debito entro il primo trimestre. In una lettera inviata al leader della maggioranza in Senato, Harry Reid, ricorda che l'attuale limite dovrebbe essere raggiunto e superato fra il 31 marzo e il 16 maggio: "Se non interveniamo subito rischiamo il default". Lo speaker repubblicano Boehner: "Aumento debito solo se ci sarà il taglio della spesa"

Esplode il debito pubblico degli Stati Uniti 
Allarme del governo: "Ora rischiamo il default"

Washington - Appena insediatosi il nuovo Congresso scoppia il caso del debito pubblico americano. A lanciare l'allarme è il segretario al Tesoro Usa, Timoty Geithner, che ha chiesto ufficialmente di alzare il tetto del debito. Lo ha fatto in modo formale, scrivendo una lettera al Senato e chiedendo di intervenire, entro il prossimo trimestre, per evitare il rischio default. Rischio più concreto di quanto si possa immaginare. Attualmente, infatti, il tetto del debito è fissato a 14,29 trilioni di dollari. Il limite - ricorda Geithner - dovrebbe essere raggiunto e superato fra il 31 marzo e il 16 maggio. Quindi bisogna intervenire subito. Un default, che potrebbe essere necessario in caso di mancato innalzamento del debito, avrebbe conseguenze negative e sarebbe più doloroso - secondo quanto sottolinea il Tesoro Usa - della crisi 2008-2009. In caso di mancato tempestivo intervento un'altra conseguenza inevitabile, a parte la crisi, sarebbe quella di costringere il governo a vendere alcuni assett pubblici.

Boehner: aumento debito? Solo con taglio spesa Ogni eventuale aumento del debito dovrà essere accompagnato da tagli alla spesa. Lo afferma, in una nota, il nuovo speaker della Camera John Boehner: "Gli americani non sosterranno un aumento del tetto a meno che non sia accompagnato da una significativa azione del presidente e del Congresso per tagliare la spesa".

Un banchiere nello staff di Obama Consapevole ella necessità di fronteggiare al meglio la crisi Obama, giunto ormai al giro di boa del suo mandato, vuol cambiare parte della sua squadra di collaboratori. A cominciare dal suo capo di gabinetto, una posizione chiave che dovrebbe andare ad un banchiere, William Daley.

La reazione delle borse Vediamo come hanno reagito i mercati: chiusura mista per le borse europee. A Londra l’indice Ftse 100 registra un calo dello 0,4% a 6.019,51 punti, Parigi è piatta con il Cac 40 a 3.904,42 punti mentre il Dax di Francoforte avanza dello 0,6% a 6.981,39 punti.

A Milano l’Ftse Mib chiude a +0,42%.

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