da Milano
La Finanziaria appena messa a punto già scontenta i più. Nella fattispecie, a storcere il naso sono i Comuni, in particolare lassociazione che li riunisce tutti, lAnci. Il suo vicepresidente, che è anche viceresponsabile degli Enti locali per Forza Italia, Osvaldo Napoli, li chiamerà tutti a una grande mobilitazione nazionale e perfino loccupazione delle sedi comunali da parte dei sindaci.
«Giovedì sono stati convocati in seduta congiunta i consigli direttivi dellAssociazione dei Comuni delle Province e delle Comunità montane. In quella sede rilancerò la mia proposta di una grande mobilitazione contro questa Finanziaria e proporrò una giornata di occupazione delle sedi comunali da parte dei sindaci, con la fascia tricolore, e degli assessori. Finora invito sindaci e assessori a dare la loro adesione senza distinzione di casacca politica: è una battaglia che va combattuta, prima ancora che contro il governo, per tutelare interessi legittimi e diritti costituzionalmente garantiti dei cittadini».
Il tasto dolente sono i finanziamenti o meglio, in questo caso, i tagli visto che la Finanziaria non va certo per il sottile.
«Il governo ha deciso di tagliare 3,3 miliardi di euro dai trasferimenti agli enti locali, vale a dire qualcosa come 6.500 miliardi di lire: risorse che i Comuni dovranno reperire fra i cittadini di paesi, borghi e città della Penisola. Diventano 4,8 miliardi di euro se si aggiungono i tagli a Province e Regioni. È una tassa gigantesca e odiosa: gigantesca perché riguarda tutti, odiosa perché questa voce non figura al capitolo tasse in capo al governo ma, in modo ipocrita e risibile, viene ribattezzata come decentramento federalista».
E ora tocca ai Comuni far quadrare i conti...
«Il governo chiede a sindaci e assessori di unirsi a lui nellaffondare le mani nelle tasche degli italiani. È come se Prodi avesse detto ai sindaci: cari signori, io prelevo per 14 miliardi, a voi tocca prelevare per 3,3 miliardi. La mucca da mungere è sempre la stessa: il cittadino».
E in più cè la beffa della concertazione.
«È una tragedia finanziaria che porterà al collasso gli Enti locali. I Comuni sono derisi e irrisi.
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