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Bomba in metropolitana a San Pietroburgo: almeno 11 i morti

Bomba su un treno nel giorno in cui Putin è in città. La procura : "Si tratta di terrorismo". Spunta l'ipotesi kamikaze

Bomba in metropolitana a San Pietroburgo: almeno 11 i morti

È stato un attentato a San Pietroburgo, in Russia, dove c'è stata un'esplosione si è verificata in metropolitana, nel giorno della visita di Vladimir Putin al media forum del movimento Fronte popolare panrusso.

A causare l'esplosione è stato un ordigno artigianale piazzato all'interno di un treno che viaggiava tra la stazione di Sennaya Ploshchad e quella di Teknologicheskiy Insitut. Una bomba preparata con 200 o 300 grammi di tritolo e con frammenti di proiettili (il cosiddetto "shrapnel").

Un secondo ordigno inesploso sarebbe stato ritrovato alla fermata della metro di Piazza della rivoluzione. Secondo fonti investigative, il modo in cui è stato confezionato farebbe pensare a gruppi estremistici. Sul fronte delle indagini gli investigatori valutano l'ipotesi di un attacco kamikaze. Così averbbero identificato il presunto responsabile dell'attacco in un ragazzo di 23 anni dell'Asia Centrale legato ad ambienti islamisti. In un primo momento sempre gli inquirenti avevano parlato di due i sospetti ricercati per l’attentato. Gli investigatori infatti avevano diffuso le immagini di un video di una telecamera di sorveglianza in cui appariva un uomo vestito totalmente di nero e con una lunga barba. Ma lo stesso uomo che appare nel video, si è presentato alle autorità e ha dichiarato di essere estraneo ai fatti, come riporta l'agenzia Interfax, citando una propria fonte.

Le immagini che circolano sui social mostrano un denso fumo che si spande nella stazione di Sennaya Ploshchad, nel pieno centro della città. Uno scatto in particolare ritrae il vagone di un treno sventrato, con diverse persone a terra.

Undici i morti e quarantacinque i feriti (di cui sei in modo grave), secondo un primo bilancio confermato dalla prefettura della città. L'intera rete della metropolitana è stata chiusa dopo l'evacuazione di quanti si trovavano all'interno della stazioni. Riaprirà probablimente solo domani, mentre la città annuncia tre giorni di lutto.

"Tra le vittime dell'esplosione ci sono dei bambini che molto probabilmente erano nella pausa scolastica primaverile", dice l'agenzia Ria Novosti.

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto che Vladimir Putin è stato informato dell’accaduto. "Stiamo considerando tutto, incluso il terrorismo", ha detto il presidente russo, "Le cause non sono chiare, è troppo presto. Analizzeremo tutte le possibili cause, anche il terrorismo e il crimine comune". Putin in serata ha posato un mazzo di fiori sul luogo della strage.

Gli inquirenti confermano che si tratta di terrorismo, ma ha specificato che intende anche prendere in considerazione altre piste e che di certo la matrice è ancora incerta.

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