La «Dynasty» dei Caracciolo si è conclusa: Carlo Edoardo e Margherita Revelli, che alla morte delleditore avevano chiesto il riconoscimento di paternità per poter partecipare alleredità, si vedono assegnare parte dell11,72% dellEspresso che a fine 2010 era passato per intero a Jacaranda Falck. Un compromesso che chiude la lunga battaglia legale tra lunica figlia legalmente riconosciuta di Carlo Caracciolo e i fratelli Revelli, che subito dopo la scomparsa delleditore, nel 2008, avevano avviato la pratica per essere riconosciuti come suoi figli naturali, affermando di aver saputo solo poco tempo prima di essere nati dalla relazione tra il principe, cognato di Gianni Agnelli, e la loro madre Maria Luisa Bernardini. Richiesta immediatamente contestata da Jacaranda Falck, dando il via a una guerra combattuta a colpi di carte bollate, oltre che di interviste al calor bianco.
Fino a ieri, quando dalla Consob si è appreso che «a seguito di atto di transazione ereditaria» Jacaranda Falck Caracciolo è in possesso del 6,299% de l«Espresso» (era all11,72% a fine dicembre 2010) mentre Margherita e Carlo Edoardo Ravelli, dallo scorso 10 giugno, sono a loro volta azionisti dellEspresso con quote pari, rispettivamente, al 2,599% e al 2,810 per cento. La somma delle tre quote aggiornate è pari, appunto, all11,7% della partecipazione originaria di Carlo Caracciolo ereditata da Jacaranda Falck.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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