«Essere o sembrare» I Litfiba sono a Cologno

È rientrato a far parte della band il tastierista e fondatore Aiazzi

Ferruccio Gattuso

Il peso del nome e delle scelte. Quando si sale sul palcoscenico col nome di Litfiba nulla finisce per essere troppo semplice: c’è una storia da rispettare, ma anche un futuro da imboccare senza tentennamenti. Il compito del vero artista, si sa, è quello di prendere per mano il proprio pubblico e condurlo su sentieri per quanto possibile sempre diversi: cullarlo in troppe rassicurazioni lo «fidelizza», per ricorrere a un agghiacciante termine aziendalista, ma solo a breve termine. E così, la dura legge del rock impone sempre un nuovo passo, anche per i Litfiba. La storica band fiorentina guidata dal chitarrista Ghigo Renzulli torna sulle scene con un singolo fluttuante sulle onde radiofoniche (Giorni di vento, orecchiabile giusto il tanto per inchiodarsi nella memoria di chi ascolta) e un nuovo album, giunto nei negozi il 20 maggio, intitolato Essere o sembrare. Che è poi il dilemma dei dilemmi, in un mondo dove, non solo nel grande circo del rock, dentro tante belle scatole si trova poco o nulla di sostanzioso. I Litfiba ce la mettono tutta per scegliere la prima opzione: essere, in questo caso, significa essere ispirati. E anche avere: avere ancora voglia di imbracciare lo strumento e suonare. Come fa Ghigo Renzulli, inseparabile dalle sue sei corde: questo nuovo disco è il risultato di quattro anni passati per lo più suonando dal vivo e girando in lungo e in largo per l’Italia, un lavoro figlio della strada. Per chi volesse assaggiare i Litfiba nella versione live - che è poi la più confacente alla band che ha dato una personale spinta alla musica rock tricolore degli ultimi due o tre lustri - c’è il tradizionale appuntamento nell’Auditorium di Video Italia (Viale Europa 49, Cologno Monzese), questa sera alle ore 21, con ingresso gratuito fino a esaurimento posti (prenotazioni telefoniche al 02/25444222). In diretta contemporanea video (Canale 712 Sky, presenta Paola Gallo) e radio, Renzulli & co racconteranno in suoni la loro ultima idea fatta di rock, vale a dire nove brani freschi di sala d’incisione, tra cui La stanza dell’oro, No mai, Alba e tempesta, Sette vite, Prendere o lasciare, e immancabili classici che proprio non possono mancare dal repertorio, pena la rivolta degli aficionados. Dure scelte che si impongono, per ribadire il concetto iniziale: come gestire il passato che fu percorso insieme al sulfureo Piero Pelù, trionfante a ogni uscita discografica e oggi imperante anche in versione dvd live? Senza troppi patemi, sembra di capire: nelle file dei Litfiba ha fatto recentemente ritorno il tastierista e fondatore della band Antonio Aiazzi, e certe volte i gesti simbolici valgono più di tutto il resto. Non ci sarà da stupirsi, quindi, se affioreranno canzoni tratte dai miglior album della band, come Spirito, El Diablo, Pirata, e brani figli dell’ultima stagione seguita al divorzio da Pelù, come Elettromacumba, Profumo, Il pazzo che ride, Insidia, Senza rete.

La band toscana, la cui lunga gavetta risale ai primi anni Ottanta, si è data un assetto stabile dal 2000, affidandosi alla voce di Gianluigi cavallo alias Cabo, al basso di Gianluca «Janlu» Venier, alla batteria di Gianmarco Colzi e alle già citate tastiere di Aiazzi.

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