Uno sgabello per trampolino, ma che tuffo! Sono passati undici anni dal brillante esordio nel mondo dello spettacolo di Valentina Pace, attrice di popolari fiction tv (ha indossato la divisa in Carabinieri e labito di Emilia Radicari in La figlia di Elisa. Ritorno a Rivombrosa), volto noto dei fotoromanzi e del cinema nostrum (ha lavorato con Vanzina in South Kensington e con Calvagna in Luomo spezzato), che però il pubblico continua ad associare al debutto. «Ho esordito nel 97 immobile, sorridente e muta sullo sgabello di Macao, il programma di Boncompagni» dice lex enigmatica ballerina di Siviglia. Che non rinnega quellesperienza: «Avevo 19 anni ed è servita per farmi conoscere».
E oggi?
«È solo un ricordo remoto, ho fatto tante altre cose».
Tipo?
«Studiare recitazione con Beatrice Bracco e frequentare stage diretti da Giulio Scarpati, un insegnante rassicurante col quale ho imparato a lavorare su me stessa. Per un attrice è importante conoscersi e toccare sempre nuove corde.In questi anni ho interpretato solo ruoli da brava ragazza, che mi si addicono per i tratti somatici e il fisico, ma vorrei mettermi alla prova con un personaggio estremo: una psicopatica o una donna problematica, tranquilla solo in apparenza».
Caratteri che, cinematograficamente parlando, a chi associa?
«Alle mie preferite: Giovanna Mezzogiorno, Laura Morante e Naomi Watts».
Cinema e ferie dagosto, un must per molti italiani: vale anche per lei?
«Al cinema ci vado soprattutto destate perché cè laria condizionata a palla e il massimo della tranquillità».
Ecco, lestate. Come la trascorre?
«Volo allestero. Le coste italiane sono sovraffollate, distanti anni luce dai miei ricordi dinfanzia, quando alla fine delle scuole cerano tre mesi di vacanza e la famiglia seguiva papà, direttore di banca in missione in Sicilia e Calabria: prendevamo casa in affitto e ci trasferivamo a vivere lì. Era una festa».
Oggi qual è il suo ideale di ferie?
«Alterno le vacanze movimentate, come due anni fa a Fuerteventura, isola ventosa delle Canarie dove mi sono scatenata col windsurf e lo sci nautico, a quelle rilassanti che chiamo vacanza del pensionato: due settimane chiusa in un centro benessere del Salento a fare talassoterapia e terme».
Cura totale del corpo e dellanima, insomma, mai uno strappo alla regola?
«Eccome. Il mio debole è fare la turista in città, perché lo ammetto: conosco poco Roma.
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