Blitz su Bin Laden. Ma Barack giocava a carte

Per l'ex assistente il leader, troppo teso, non volle vedere il raid. E si sfogò con una quindicina di partite

Blitz su Bin Laden. Ma Barack giocava a carte

Lasciò la Situation Room più volte, anche per giocare a carte. Il presidente americano Barack Obama non riuscì a seguire l'intera diretta sul raid che portò alla cattura e all'uccisione di Osama Bin Laden. A ricostruire le frenetiche ore dell'attacco e su come si vissero alla Casa Bianca è Reggie Love, l'ex assistente personale di Obama, intervenendo all'Università della California. Il video del suo discorso è stato inizialmente pubblicato su YouTube e poi rimosso: «La maggior parte delle persone erano nella Situation Room. Ma Obama disse: non voglio restare qui, non posso sopportare di guardare tutto questo. Così lui, io e il fotografo ufficiale della Casa Bianca, Pete Souza, abbiamo dovuto giocare 15 partite a carte» afferma Love, senza però specificare a che punto della giornata e per quanto tempo il presidente si allontanò dalla stanza durante l'operazione durata 24 ore per catturare «Geronimo», il nome in codice dato a Bin Laden. Obama in un'intervista alla Nbc definì il raid come «i 40 minuti più lunghi della mia vita».

Giocare a carte - afferma Love - fu un modo per il presidente per allentare la tensione in una giornata che, alla fine, si rivelò storica. La Casa Bianca non commenta. Durante i minuti finali dell'attacco, comunque, Obama era nella Situation Room, assicura Michael Leiter, analista per la sicurezza nazionale di Nbc e fino al luglio 2011 direttore del centro nazionale anti terrorismo: «Era nella stanza prima che i Navy Seals atterrassero in Pakistan e c'era ancora quando gli elicotteri lasciarono lo spazio aereo del Pakistan. È stato presente per la gran parte del tempo, anche se si allontanò alcune volte per periodi non lunghi per lavorare al discorso che avrebbe fatto» afferma Leiter.


La ricostruzione di Love sul raid di maggio rischia di riaccendere le polemiche sull'autenticità della foto che fece il giro del mondo, quella nella Situation Room nella notte dell'uccisione di Osama Bin Laden, quando gli occhi di tutti i presenti, incluso Obama, erano fissi allo schermo. Fin dal primo momento in molti hanno sospettato che la foto non fosse autentica e che fosse stata ritoccata al computer e che i protagonisti fossero in realtà in posa.

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