Boom di vendite di fucili sotto l'albero

New York Dopo la strage di Newtown, la vendita di armi è notevolmente aumentata negli Stati Uniti. Se per molti la causa è da rintracciare nella paura che nuove leggi impediscano l'acquisto di alcuni tipi di armi, come quelle d'assalto, il sito di Atlantic Wire ne ha trovata un'altra: il Natale. Migliaia di persone hanno pubblicato su internet le foto dei propri regali e molti, negli Stati Uniti, si sono fatti ritrarre sorridenti, accanto all'albero, con pistole e fucili appena ricevuti, compreso il Bushmaster usato meno di due settimane fa nella scuola della cittadina del Connecticut, dove un ragazzo ha ucciso 20 bambini e sei adulti dopo aver ammazzato la madre.
«Normalmente ne vendo circa 15-20 al mese, ma in questi ultimi tre giorni ne ho vendute almeno una trentina», racconta un venditore di armi di Randolph, nel New Jersey.

Numeri da record forniti anche da Brownells, il fornitore di armi più grande al mondo: questa grande catena riferisce di aver venduto in appena tre giorni tanti fucili AR 15 quanti ne ha venduto negli ultimi tre anni. Chuck Nesby, venditore in Virginia, ironizza sulle prese di posizione del presidente: «Se potessi, darei a Barack Obama il premio di venditore dell'anno, per quanti affari ci sta facendo fare».

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