Comunità ebraica riunita a Milano: «Mogherini inadeguata»

MilanoIl giorno del dolore. Oltre mille persone si sono strette intorno alla comunità ebraica di Milano, che martedì si è riunita nella sinagoga per un momento di raccoglimento e preghiera dedicato ai tre ragazzi rapiti e trucidati in Cisgiordania da una cellula che il governo di Tel Aviv ritiene legata a Hamas. Anche il Consiglio comunale si è interrotto in anticipo, per consentire a una delegazione di consiglieri di recarsi in via Guastalla. Al lutto degli ebrei hanno partecipato il presidente del Consiglio Basilio Rizzo, il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale e il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, che ha manifestato al presidente della Comunità, Walker Meghnagi, l'intenzione di organizzare un evento commemorativo congiunto. Sconvolti gli esponenti della comunità. «Quel che è successo è agghiacciante - ha detto Meghnagi -, per noi è uno choc terribile. Qui non si tratta di guerra ma di tre ragazzi che uscivano da un collegio. Chi ha commesso questo crimine nutre un odio viscerale che gli è stato insegnato. Non ricordo una cosa altrettanto terribile». La comunità milanese, inoltre, contesta la linea assunta dalla Farnesina: «Il ministro degli Esteri Federica Mogherini - spiega Meghnagi - proprio nei giorni del rapimento di Hebron ha invitato a boicottare i prodotti delle colonie. Mi chiedo se Matteo Renzi non possa trovare un ministro di maggior spessore ed esperienza per un ruolo così delicato».


L'arcivescovo di Milano Angelo Scola ha indirizzato un messaggio al presidente del Tribunale rabbinico a Giuseppe Laras: «Unisco a quella della comunità ebraica di Milano la preghiera della chiesa ambrosiana e la mia personale» ha scritto.

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