A ventiquattrore dal giuramento che lo ha incoronato nuove re di New York, simbolo di una metropoli multirazziale per la sua famiglia «afro», il neosindaco democratico Bill de Blasio è già al battesimo di fuoco. Nel suo primo giorno alla guida della Grande mela perde un pezzo grosso e licenzia la portavoce innamorata, la sensuale Lis Smith, 31enne maga delle comunicazioni di cui nei giorni scorsi i tabloid newyorchesi avevano messo in piazza una relazione sentimentale. La frequentazione scaborsa di Lis, che l'anno scorso aveva aiutato De Blasio in una clamorosa rimonta durante la campagna elettorale, salta all'occhio perché di mezzo c'è Elliot Spitzer, ex governatore dello stato di New York noto alle cronache come il «cliente numero nove» di una squillo di lusso in uno scandalo di escort che nel 2008 lo costrinse alle dimissioni. «La Smith è scomparsa dallo staff di de Blasio dopo che questo giornale ha pubblicato foto esclusive del governatore che entrava e usciva dal suo appartamento di Soho» scrive il New York Post. L'ultimo giorno di lavoro della Smith è stato dunque mercoledì, vigilia della cerimonia dell'insediamento del suo boss. «Ma era tutto in programma da tempo: il contratto di Lis era solo per la campagna elettorale», hanno insistito fonti vicine al nuovo sindaco.
Intanto se il caso Lis sembra essere stato «risolto», un'altra grana non da poco potrebbe arrivare dal maltempo, che sta flagellando l'intero nordest degli Stati Uniti con un'ondata di freddo polare e abbondanti precipitazioni nevose. La nuova amministrazione newyorkese dovrà gestire nelle prossime ore proprio una tempesta di neve che si annuncia tra le più intense degli ultimi anni e rischia di paralizzare la Grande Mela. I metereologi prevedono che lo strato nevoso possa arrivare fino a 20 centimetri di altezza. Da sempre la gestione delle tempeste di neve è state una spina del fianco per molti sindaci newyorkesi. Nel 2010, Michael Bloomberg era finito sotto assedio perché a causa di una bufera di neve alcune linee della metropolitana sono rimaste chiuse per giorni. All'epoca tra gli accusatori di Bloomberg c'era anche de Blasio, al suo primo mandato da Difensore Civico, il quale criticò il sindaco per non aver accettato aiuti esterni per la gestione dell'emergenza.
Il test sarà duro per il neo sindaco, l'uomo che intende portare una ventata di cambiamento alla città non solo con la «tassa da tre dollari al giorno», quella sui ricchi, che lui liquida ironicamente come la tassa di un caffè di soia da Starbucks, ma anche con gesti e nomine simboliche. Tra le novità potrebbe esserci una donna a capo dei vigili del fuoco, sarebbe la prima volta in 350 anni.
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