Washington - Un esercito leggero e più agile, ridotto a livelli simili a quelli precedenti alla Seconda Guerra Mondiale. È questa la proposta del Pentagono, presentata ufficialmente dal ministro alla Difesa Chuck Hagel, che prevede anche l'abolizione di un'intera classe di caccia dell'Air Force. Le dimensioni dell'esercito, di cui era già prevista una riduzione a 490mila unità dal picco delle 570mila dopo l'Undici settembre, dovrebbero scendere nei prossimi anni tra le 450mila e le 440mila unità. Si tratterebbe dell'esercito più «piccolo» degli Stati Uniti dal 1940.
Secondo quanto anticipa il New York Times, la necessità è quella di fare i conti con una spesa militare sensibilmente diminuita in questo periodo di austerity e con la realtà politica di un presidente che si è impegnato a mettere fine a due guerre terrestri costose e onerose. Mentre l'obiettivo della trasformazione è quello di arrivare ad una forza armata in grado di reagire e sconfiggere ogni tipo di avversario, ma troppo ristretta per poter fronteggiare occupazioni prolungate di territori stranieri.
«Bisogna essere sempre preparati, ma non possiamo avere un Pentagono da guerra di terra quando non siamo impegnati in guerre di terra», ha detto una fonte del Pentagono. L'iniziativa è destinata a suscitare un dibattito, ed anche una certa opposizione politica al Congresso, soprattutto per quanto riguarda i tagli alle forze dell'Aeronautica.
Hagel ha comunque ottenuto l'appoggio dei capi degli Stati Maggiori Riuniti per i quali le riduzione del personale e dei mezzi, potrà comunque garantire che i militari rimasti abbiano migliori addestramenti ed equipaggiamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.