New York «Ho visto gente che saltava fuori dal treno o che tentava di farlo per mettersi in salvo. Sono arrivati tanti mezzi di emergenza. È una tragedia, non è sicuramente quello che vuoi vedere nella domenica del Thanksgiving». Lo racconta Mike Gallo, uno dei testimoni oculari del deragliamento del treno nel Bronx che ha fatto quattro morti e oltre 60 feriti.
«Ho sentito un botto: ho subito pensato a un aereo ultraleggero caduto in mare, poi sono sceso in strada e ho capito», mette in evidenza Angel che abita in una delle case vicine al luogo in cui è avvenuto l'incidente. «Molti del mio palazzo prendono quel treno per andare a lavorare, e oggi per tornare dalle vacanze del Thanksgiving. Sono andato subito a controllare, per fortuna i miei amici sono salvi», ha raccontato.
Il guidatore del treno deragliato ha raccontato di aver provato a frenare, ma senza successo: il freno non ha risposto. L'uomo si è salvato ed è ricoverato per cure all'ospedale.
C'è anche chi si è salvato e ritiene di doverlo a un intervento soprannaturale. È il caso di Kelon Mc Farlane, un passeggero trentenne di origine caraibiche che si trovava nella quarta carrozza delconvoglio deragliato. Stava leggendo la Bibbia - il libro di Ezechiele, ha precisato - proprio nel momento in cui il treno affrontava la stretta curva chiamata Spuyten Duivil, che in olandese significa «becco del diavolo».
Kevin Farrell, 28 anni, vive in un appartamento proprio sopra la stazione del disastro: «Ho sentito un rumore terribile per dieci secondi. Mi sono detto: prendo quel treno ogni giorno...».
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