«Prigionieri politici», così il capo dei separatisti definisce gli 8 osservatori dell'Osce rapiti venerdì mentre uno di essi è stato rilasciato proprio ieri, pare per motivi di salute. Si tratta dell'osservatore svedese che ha lasciato il luogo della sua detenzione accompagnato da due negoziatori dell'Osce. «Ha una forma leggera di diabete, così abbiamo deciso di lasciarlo andare», ha spiegato Stella Khorosheva, portavoce dell'autoproclamato sindaco di Sloviansk. Gli altri colleghi ancora in mano ai militanti filorussi hanno avuto ieri un incontro con la stampa a Sloviansk, nell'est dell'Ucraina, e hanno detto di «essere trattati bene, date le circostanze».
Intanto dichiarazioni e smentite si rincorrono. Prima il ministro degli Esteri ucraino annuncia via Twitter la visita del segretario generale dell'Osce, l'italiano Lamberto Zannier per trattare la liberazione degli altri rapiti. Poi arriva la smentita dell'Osce. La prova che la tensione resta altissima. Nella diplomazia e sul campo. Un gruppo di filorussi si è impossessato della sede locale della tv nazionale ucraina a Donetsk, capoluogo dell'omonima regione dell'Ucraina orientale e già teatro di scontri tra manifestanti filorussi e forze armate di Kiev. Secondo l'agenzia Ria Novosti, sull'edificio sventola ora la bandiera della «Repubblica popolare di Donetsk».
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