L'appello di Snowden al popolo ecuadoriano: "Fatemi entrare nel Paese". Ma è davvero lui

La talpa del Datagate su Twitter chiede asilo al governo dell'Ecuador. Ma qualcuno sospetta che non sia un profilo falso

L'appello di Snowden al popolo ecuadoriano: "Fatemi entrare nel Paese". Ma è davvero lui

"Popolo dell’Ecuador, twittate a Riccardo Patino e persuadetelo a farmi entrare nel vostro Paese!". Edward Snowden, la talpa del Datagate ricercato dagli Stati uniti dove è incriminato di spionaggio, torna a farsi vivo.

Lo fa però su Twitter, dove, scrivendo sia in inglese che in spagnolo, ha lanciato un appello perché le autorità ecuadoriane - le stesse che da oltre un anno proteggono Julian Assange a Londra - gli concedano l'asilo politico e gli permettano di rifugiarsi nel Paese.

Un appello che aggiunge mistero al mistero. Secondo il giornalista del Guardian Glenn Greenwald si tratterebbe di un profilo falso. Scorrendo indietro la timeline dell'account, infatti, l'impressione è quella che qualcuno abbia cambiato nome e avatar al proprio profilo e si stia spacciando per l'ex agente Usa.

Ieri il governo dell’Ecuador ha negato di aver dato documenti da viaggio a Snowden ("quale ad esempio un passaporto o un’autorizzazione per l’asilo") per consentirgli di spostarsi da Hong Kong e arrivare in Russia.

Barack Obama continua, inoltre, ad essere preoccupato per gli altri documenti di

intelligence che Edward Snowden potrebbe avere con sé ed è per questo motivo che gli Stati Uniti vogliono arrestarlo. Nonostante questo gli Stati Uniti non invieranno caccia per intercettare il suo aereo quando ripartirà da Mosca.

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