Guai giudiziari in arrivo per la leader nazionalista francese Marine le Pen. La giustizia francese le chiede il conto per un discorso del 2010 in cui la leader di estrema destra paragonò le preghiere in strada dei musulmani all’occupazione nazista della Francia. Secondo quanto riferito da un portavoce del ministero della Giustizia, è stata inviata al Parlamento europeo una richiesta di ritiro dell’immunità per la Le Pen, che è eurodeputata. Richiesta che, secondo fonti vicine al dossier citate dall’agenzia France Presse, sarebbe coinvolta in un’inchiesta per «incitazione all’odio razziale». Inchiesta aperta dalla procura di Lione nel gennaio del 2011 dopo una denuncia del Movimento contro il razzismo e per l’amicizia tra i popoli (Mrap), indignato per le parole pronunciate dalla Le Pen davanti a un gruppo di militanti lionesi, nel periodo in cui era in campagna per l’elezione a presidente del Front National (Fn).
«È un’occupazione del territorio, dei quartieri in cui si applica la legge religiosa, è un’occupazione. Certo non ci sono blindati, nè soldati, ma è un’occupazione in tutto e per tutto e pesa sugli abitanti», aveva dichiarato in quell’occasione la futura candidata del Fn all’Eliseo, parlando delle preghiere in strada a cui sono costretti i musulmani in alcuni quartieri per la mancanza di moschee, e riferendosi esplicitamente alla «Seconda Guerra Mondiale», quando la Francia fu occupata dai nazisti. Affermazioni a cui erano seguite in rapida sequenza la denuncia del Mrap e l’apertura di un fascicolo giudiziario. Quest’ultimo, sempre secondo fonti ufficiose, è passato in questi giorni nelle mani di in giudice d’istruzione, prologo alla probabile apertura di un processo. La richiesta francese sarà esaminata nelle settimane a venire dalla commissione Affari giuridici del Parlamento europeo, chiamata ad esprimersi non tanto sul merito della vicenda di Lione, ma sulla forma e sulle motivazioni che hanno spinto Parigi a chiedere la sospensione dell’immunità. La decisione, spiegano da Strasburgo, dovrebbe arrivare nella primavera del 2013.
«È la procedura tradizionale, estremamente classica», ha commentato dal canto suo la Le Pen, senza sembrare troppo preoccupata, D’altra parte, la rimozione dell’immunità da europarlamentare non è una novità per i volti noti del Front National: il grande rivale di Marine nella corsa alla leadership, Bruno Gollnisch, se l’è già vista togliere a due riprese, sempre per cause in Francia legate a sue
affermazioni ritenute offensive. E la stessa sorte era toccata nel 1998 al patriarca Jean-Marie Le Pen, per una frase pronunciata a Monaco in cui definì le camere a gas «un dettaglio della storia della Seconda guerra mondiale».