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Khodorkovsky a Kiev: "Un'altra Russia è possibile"

L'ex oligarca rivale di Putin arringa la folla in piazza Maidan

Khodorkovsky a Kiev: "Un'altra Russia è possibile"

Una giornata tipica della stravagante routine che l'invasione russa (ma dai russi sfacciatamente negata) della Crimea ha prodotto da una settimana a questa parte: questo è stata la giornata di ieri.
I militari inviati da Mosca, sempre con l'appoggio di miliziani filorussi locali, continuano in studiate azioni provocatorie contro i (pochi) uomini in divisa ucraina ancora disposti a resistere nelle loro caserme, ma anche ieri la speranza di ottenerne una risposta armata è andata delusa, e con essa la possibilità di usare apertamente la forza con un valido pretesto. Sul fronte diplomatico, il presidente russo Vladimir Putin ha telefonato ai capi di governo tedesco e britannico per sostenere la legittimità del referendum da lui voluto per staccare la Crimea dall'Ucraina, ottenendo risposte negative. Alla fine, i tre statisti si sono detti concordi sulla necessità di sbloccare la situazione per via diplomatica, probabile risposta al monito del segretario di Stato Usa Kerry («Basta escalation o fine della diplomazia»).
E non solo in Crimea, ma anche in patria, dove chi esprime sostegno alla causa dei russi d'Ucraina è sempre il benvenuto nelle piazze, mentre chi la vede diversamente corre i suoi rischi: è successo ieri a San Pietroburgo, dove un anziano sopravvissuto dell'assedio tedesco alla città durante la seconda guerra mondiale si è visto strappare di mano da un deputato della duma locale un cartello contro la guerra. Igor Andreiev, 75 anni, è stato trattenuto 24 ore in carcere e condannato al pagamento di una sanzione di diecimila rubli (275 dollari, più della la sua pensione, che è di 6.500 rubli mensili) e a nulla gli è valso tentar di spiegare «che sono stato un figlio dell'assedio, che so cosa significa la guerra».
E mentre il premier ucraino Arseny Yatsenyuk si prepara a volare a Washington per incontrare Obama alla Casa Bianca e cercare insieme una via d'uscita, a Kiev si è presentato ieri un ospite russo d'eccezione: quel Mikhail Khodorkovsky che ha pagato con dieci anni di galera non tanto le sue malefatte fiscali quanto la sua rivalità politica con Putin. Fresco di grazia preolimpica, è arrivato dalla Germania nella capitale ucraina per tenervi oggi una conferenza.

Ma ieri era già in piazza Maidan, dove ha arringato migliaia di persone sostenendo che è stato il Cremlino ad autorizzare l'uso della violenza contro i manifestanti e che «esiste un'altra Russia». Putin si dev'essere già pentito di aver scarcerato il più duro dei suoi nemici.

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