Minsk Il dittatore bielorusso: «Ho truccato il voto. Al ribasso»

L’«ultimo dittatore d’Europa», il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, ha ammesso di aver falsificato i risultati delle ultime elezioni presidenziali. Ma al ribasso. L’originale mea culpa è arrivato ieri in un’intervista rilasciata dal capo di Stato al quotidiano russo Izvestia. Il voto del 2006, che ha riconfermato Lukashenko a guida dell’ex Repubblica sovietica, è stato denunciato dalla comunità internazionale come non democratico.
«Alle ultime elezioni ha votato per me il 93 per cento degli elettori», spiega il presidente che ieri ha incontrato a Soci il leader del Cremlino Dmitri Medvedev. «Poi, quando hanno cominciato ad esercitare pressioni dicendo che avevamo falsificato le elezioni, ho detto in modo arrogante “sì abbiamo falsificato”. Ho dato ordine perché il risultato fosse non del 93 per cento ma di circa l’80 per cento, perché sopra il 90% è una soglia che psicologicamente non viene accettata: seppure fosse la verità», ha proseguito.


Lukashenko guida la Bielorussia con pugno di ferro dal 1994 ed è stato definito dalla precedente amministrazione Usa «l’ultimo dittatore d’Europa». Negli ultimi mesi, però, il presidente bielorusso si è riavvicinato a Bruxelles e Washington dando avvio ad una sorta di apparente disgelo.

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