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Nel caos d'Egitto mancava solo la Ashton

La Baronessa vuole incontrare i leader (ricercati) dei Fratelli. La fatwa dell'agitatore Qaradawi: un dovere dei fedeli sostenere Morsi

Nel caos d'Egitto mancava solo la Ashton

Gli islamici fedeli al presidente deposto, Mohammed Morsi, hanno annunciato per oggi la «marcia dei martiri» con «un milione di persone in piazza». Nell'Egitto sull'orlo della guerra civile è arrivata la baronessa Catherine Ashton, la Vispa Teresa della diplomazia europea, che voleva incontrare il leader dei Fratelli musulmani latitante rincorso da un mandato di cattura. E come il prezzemolo sui focolai islamici è arrivato puntuale, Yusuf Qaradawi. L'agitatore delle masse musulmane pagato dal Qatar ha lanciato una fatwa, che impone ad ogni fedele del Corano il «dovere» di sostenere Morsi.

I Fratelli musulmani e gli altri gruppi islamici che sostengono il presidente deposto hanno lanciato ieri un appello per una grande manifestazione di piazza. L' «Alleanza anti golpe» invita gli egiziani, nella notte fra lunedì e martedì, a dirigersi «verso le sedi della sicurezza per riconquistare la dignità» e vendicare «i martiri». Il partito Libertà e giustizia, braccio politico della Fratellanza, esclude che l'Egitto possa precipitare nella guerra civile come in Algeria negli anni novanta o in Siria, ma sta gettando benzina sul fuoco. I militari hanno lanciato volantini dagli elicotteri sulle «roccaforti» della protesta islamica al Cairo intimando ai manifestanti di rinunciare alla violenza e di stare lontani dalle caserme. Altrimenti i soldati apriranno il fuoco.

Nell'adunata prevista per oggi in nome dei «martiri» (almeno 150 persone sono già state uccise dall'inizio di luglio) basterebbe una scintilla per insanguinare di nuovo la capitale e le altre città egiziane. Non a caso ieri è partito l'editto religioso di Qaradawi che ha chiesto le dimissioni dell'uomo forte del paese, il generale Abdel Fattah al Sisi, nominato ministro della Difesa dopo il golpe del 3 luglio contro Morsi. L'agitatore islamico internazionale ha attaccato anche il papa dei cristiani copti ed il Gran sheik di Al Azhar, Ahmed Al Tayyeb, che non appoggia la ribellione contro i militari. Nella penisola del Sinai tuonano già le armi con due soldati uccisi da un commando di estremisti islamici dopo l'inizio di un'operazione militare che dovrebbe debellare le cellule della guerra santa.

In questo caos è arrivata al Cairo a fare da pompiere la baronessa Ashton. A nome dell'Europa voleva incontrare Mohammed Badie, la guida suprema dei Fratelli musulmani. Peccato che sia ricercato da un mandato di cattura della procura egiziana assieme ai vertici del movimento. Lo stesso Badie ha risposto picche perchè prima avrebbe voluto vedere Morsi rinchiuso nel carcere di Tora. La Ashton si è accontentata dei Fratelli non latitanti e poi ha incontrato il nuovo governo ed i rappresentanti dei manifestanti anti Morsi. Oltre ad Al Sisi, il generale per cui sono iniziate le raccolte di firme che puntano a candidarlo come nuovo presidente dell'Egitto.
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