Obama ordinò una cyberguerra Altre rivelazioni imbarazzanti

New York Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ordinato lo scorso ottobre agli alti funzionari dell'intelligence e della sicurezza nazionale di redigere una lista di potenziali obiettivi per cyber-attacchi da mettere a segno all'estero. È quanto scrive il quotidiano britannico Guardian - in una nuova puntata delle sue rivelazioni riprese dal Washington Post - citando la direttiva firmata dal Presidente e mai resa nota, in cui si afferma che gli attacchi hacker «possono offrire possibilità uniche e non convenzionali di promuovere obiettivi nazionali americani nel mondo». La direttiva è stata svelata sempre da Glenn Greenwald, l'avvocato che ha rivelato nei giorni scorsi il programma di sorveglianza delle utenze telefoniche di milioni di americani. Un alto funzionario dell'amministrazione Obama ha precisato che scopo del documento è «creare strumenti e una cornice che consentano al governo di adottare decisioni» sulle cyber-azioni. La direttiva prevede anche la possibilità di ricorrere a tali azioni negli Stati Uniti, sebbene sia specificato che nessuna operazione interna può essere lanciata senza il preventivo ordine del presidente.

Rivelazioni che mettono in difficoltà Obama, in queste ore è a colloquio in California con l'omologo cinese Xi Jinping: un tema sul tavolo sono infatti le proteste americane contro i cyberattacchi cinesi nei confronti di obiettivi Usa.

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