Stop inatteso alle nozze gay nello Utah

Battuta d'arresto per la causa dei matrimoni gay negli Stati Uniti. La Corte Suprema ha infatti bloccato, almeno temporaneamente, le nozze omosessuali nello Stato dello Utah. La decisione coglie di sorpresa la comunità gay nordamericana, dopo le sentenze dello scorso giugno che avevano segnato uno storico punto a favore della causa dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. A prenderla è stata la giudice costituzionale Sonia Sotomayor, la stessa che il 31 dicembre, a poche ore dallo scoccare del nuovo anno, aveva bloccato la norma dell'Obamacare che rende obbligatoria la copertura assicurativa sulla pillola del giorno dopo. Stavolta il pronunciamento del massimo organo giudiziario statunitense è stato innescato dal ricorso presentato dallo stesso Stato dello Utah, la cui maggioranza dei cittadini è di fede mormone, che nel 2004 ha inserito nella propria Costituzione il divieto delle nozze omosessuali. Il ricorso era contro la sentenza del giudice distrettuale Robert Shelby che due settimane fa aveva giudicato incostituzionale quella norma.

Per effetto della sentenza lo Utah era quindi diventato il diciottesimo Stato Usa in cui poter celebrare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E dallo scorso 20 dicembre ne avevano approfittato circa 900 coppie gay.

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