Mondo

Studenti lasciati a piedi: è caos a New York

Lo sciopero degli autisti degli scuolabus, il peggiore da trent'anni, mette in difficoltà 152mila studenti (e famiglie). Il sindaco Bloomberg corre ai ripari

Studenti lasciati a piedi: è caos a New York

Alunni a piedi e città nel caos. Mercoledì mattina New York si è risvegliata alle prese con la più banale delle vertenze e con il peggiore incubo di un genitore diventato realtà nel bel mezzo del rigido inverno di Manhattan: lo sciopero degli scuolabus. Oltre 152mila studenti della Grande mela, inclusi molti disabili, hanno dovuto trovare un modo alternativo per andare a scuola. I circa 8.800 conducenti appartenenti al più grande sindacato dei tipici autobus scolastici gialli infatti hanno incrociato le braccia. Uno sciopero così importante non si verificava da più di trent'anni.
A scatenare la rabbia degli autisti è stata l'intenzione del sindaco Michael Bloomberg di aprire il mercato a nuovi competitor per 1.100 delle 7.700 tratte della città. Le società che si aggiudicheranno il servizio di trasporto non saranno tenute ad assumere i conducenti più esperti appartenenti al sindacato, una misura protettiva su cui i lavoratori in questione hanno potuto contare per decenni. Proprio per questo il sindacato chiede che tale clausola venga inclusa nella nuova trattativa.
Il primo cittadino di New York ha fatto però sapere che una decisione della Corte d'appello impedisce l'adozione di un simile requisito, noto come "employee protection provision" (letteralmente, provvedimento per la protezione del dipendente). Il sindacato dal canto suo accusa Bloomberg di male interpretare la sentenza. L'amministrazione cittadina non assume direttamente i conducenti, pagati invece dalle società private cui è affidato il servizio di scuolabus. Gli stipendi annuali sono pari a circa 35mila dollari all'anno (più o meno 26.359 euro). Il timore della sigla Local 1181 of the Amalgamated Transit Union è che in molti perdano il posto di lavoro quando il contratto scadrà il prossimo giugno.
Il braccio di ferro sindacale continua e la grana per Bloomberg è di quelle da rimetterci un bel po' di consensi. Toccare i bambini e le famiglie nella loro vita quotidiana per un sindaco è un pericoloso tabù. L'amministrazione cittadina ha comunque fornito soluzioni agli studenti rimasti a piedi. La Metropolitan transportation authority, la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico a New York, ha emesso MetroCard (biglietti) per i bambini che generalmente vanno a scuola a bordo di un pullmino. Lo stesso per i genitori, che potranno così usufruire di corse gratuite per trenta giorni.

Il conto verrà pagato dal dipartimento dell'Educazione.

Commenti