Bruxelles - Il paziente euro è molto malato, i leader europei corrono al suo capezzale anche la domenica. Riunione d’urgenza della Commissione europea domani Bruxelles. Il presidente dell’esecutivo comunitario, Josè Manuel Barroso, ha convocato per oggi alle 13 a Bruxelles tutti i commissari per dare seguito alle decisioni prese ieri notte dal vertice straordinario dell’Eurogruppo per fare fronte alla crisi che sta colpendo la moneta unica. La Commissione dovrà tra l’altro varare il piano salva-Stati che sarà poi discusso, nel pomeriggio, dai ministri delle Finanze dei 27.
Napolitano: "Nessun Paese può agire da solo" Le "difficoltà di oggi" e la "grave crisi finanziaria e economica, che in queste settimane colpisce duramente l'amico popolo greco, l'incertezza del lavoro e la disoccupazione di lunga durata, la complessità del fenomeno dei flussi migratori, la condizione di rischio delle risorse naturali e energetiche, i sempre più incontrollabili cambiamenti climatici, impongono scelte decisive per il nostro futuro che nessun Paese europeo può illudersi di compiere da solo". Lo afferma in un messaggio diffuso in occasione del 9 maggio, Festa dell'Europa, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
"La Ue non esiti" "L'Europa non può esitare: siamo chiamati a promuovere un nuovo e più giusto modello di sviluppo. Una forte volontà politica comune deve emergere", scrive Napolitano. Guardando alla crisi, il capo dello Stato sottolinea che "grande responsabilità spetta ai leader di oggi, affinché si realizzino rapidamente politiche efficaci per fare fronte in primo luogo a una speculazione finanziaria senza regole e slegata dalla realtà. Deve concretizzarsi finalmente l'indispensabile governo dell'economia a livello europeo, che dia ulteriore forza e autorevolezza alla moneta unica e rilanci lo sviluppo, l'occupazione e la qualità del lavoro, contando su un rafforzamento del patto di stabilità e crescita, su più effettive procedure di coordinamento e di sorveglianza delle politiche di bilancio e su migliori meccanismi di valutazione finanziaria". "Dopo settimane di incertezze e dubbi - aggiunge - si sta finalmente facendo strada la consapevolezza che l'unità europea è un bene prezioso da non sacrificare a visioni anguste e particolaristiche, a tatticismi e compromessi al ribasso".
La Merkel preoccupata In Europa "la situazione è seria". Lo ha sottolineato ieri il cancelliere tedesco, Angela Merkel, al termine dell’incontro con il primo ministro canadese, Stephen Harper, precisando che la Grecia non è l’unico Paese sottoposto a pressioni dei mercati finanziari. "Se si guarda agli spread da venerdì a giovedì si vede che non stanno andando bene in diversi Paesi, non solo in uno" ha aggiunto. Merkel ha quindi definito giusta la decisione presa ieri dai leader della zona euro di adottare misure speciali prima della riapertura dei mercati finanziari lunedì.
L'allarme di Trichet L’Eurozona deve affrontare una "crisi sistemica" che giustifica delle misure più severe per la difesa della moneta unica, dice il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet. Nel corso del vertice dell’Eurozona svoltosi l'altra a Bruxelles Trichet "ha esposto la propria analisi della situazione osservando come si tratti di una crisi" che riguarda il sistema finanziario nel suo insieme ed è dunque particolarmente grave, ha concluso la fonte.
Il piano salva-euro I rischi di un "contagio" dell’emergenza greca ad altri Paesi dell’area rientrano infatti in quelle "circostanze eccezionali" previste dall’articolo 122 del trattato di Lisbona, rendendo possibile un meccanismo europeo di garanzia per la stabilità finanziaria del Vecchio Continente. Nella lunga e sofferta riunione notturna, preceduta da un’intensa serie di colloqui fra Stati, i leader dell’eurozona hanno annunciato l’istituzione di un meccanismo di stabilizzazione per aiutare i Paesi in difficoltà. "Difenderemo l’euro costi quello che costi" ha detto il presidente della Commissione, Jose Manuel Durao Barroso, al termine della riunione. La situazione è così grave che è stata convocata la riunione straordinaria dei ministri delle Finanze dei 27 in cui verranno discussi e definiti i dettagli del piano di stabilizzazione. L’Ecofin si riunira oggi anticipare l’apertura dei mercati ed evitare che la speculazione continui ad accanirsi su titoli e valute.
Le mosse L’operazione prevede di iniettare liquidità sui mercati o comprare debito pubblico: secondo fonti governative, la Commissione europea potrebbe contribuire in forma di prestiti mettendo sul piatto 70 miliardi di euro e la Bce potrebbe comperare i titoli di Stato dei Paesi in crisi. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha detto che l’Ue è decisa a "una mobilitazione generale" per difendere la zona euro e a "combattere senza tregua" la speculazione nei mercati finanziari. "La zona euro attraversa oggi senza dubbio la crisi più grave dalla sua creazione" ha detto Sarkozy, e dunque sono necessarie "risposte straordinarie". Soddisfatto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine della riuione: "È stata accolta la tesi italo-francese, ci saranno interventi multilaterali da parte dell’Europa".
Gli aiuti Ovviamente i leader hanno anche dato il loro solenne imprimatur agli aiuti da 110 miliardi in 3 anni per la Grecia, decisi dai ministri finanziari dell’eurogruppo domenica scorsa. Hanno deciso di rafforzare la governance economica anticipando i lavori della Task Force guidata da Herman Van Rompuy sulla base delle proposte che la Commissione presenterà mercoledì prossimo; infine, hanno concordato di mettere mano alle regole sui mercati finanziari e di combattere la speculazione: il presidente Van Rompuy ne discuterà con i leader in occasione del Consiglio di giugno.
Obama: serve un'Europa stabile In un'intervista concessa giovedì scorso alla tv russa Channel Rossiya - il cui testo è stato reso noto dalla Casa Bianca - il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha auspicato che l'economia americana possa rafforzarsi, in modo da rafforzare anche il dollaro. Nello stesso tempo si è detto "molto preoccupato" per la crisi della Grecia e per le conseguenze che può avere sui mercati, sottolineando che la stabilizzazione del Paese è "vitale" sia per l'Europa, sia per gli Stati Uniti. "Il mio principio di base è di restare concentrati sui fondamentali dell'economia - ha detto Obama nell'intervista -. Io penso che se abbiamo una economia americana forte, stiamo andando verso un dollaro forte". Obama, peraltro, era intervenuto in modo ufficiale giovedì scorso sulla crisi innescata dalla situazione in Grecia con una lunga dichiarazione rilasciata ore dopo l'intervista concessa alla tv russa. In quell'occasione la Casa Bianca aveva sottolineato che "gli Stati Uniti sostengono con determinazione gli sforzi per riportare stabilità in Grecia e fiducia sul sistema finanziario globale".
"Il presidente è informato regolarmente sull'evolversi della situazione" riferiva la nota della Casa Bianca, precisando che il presidente Obama e il ministro del Tesoro, Timothy Geithner, seguono "da vicino" l'evolversi della situazione in contatto con i leader europei.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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