Non sono stato mai, in passato, un acceso sostenitore delle radici cristiane dellEuropa. Non che negassi lesistenza di queste radici: pensavo solo che non si potesse ridurre a un ambito occidentale un influsso universale come quello del cristianesimo, che è significativamente presente pressoché in tutti i punti del pianeta, e conosce in molte aree del mondo (per esempio in India) uno sviluppo ben più eclatante che nel nostro Vecchio Continente.
Resta vero, però, che quella creazione originale dello spirito umano, che è lEuropa (e non lOccidente), sarebbe inimmaginabile senza linflusso della fede, della prassi e dellantropologia cristiane: anche nei suoi sviluppi più apparentemente lontani dallo spirito del cristianesimo.
Non si tratta, in altre parole, di una questione religiosa, ma di una questione culturale. Ed è esattamente questo aspetto, non quello religioso, a muovere una così fitta schiera di veri e propri negazionisti - uso di proposito questo termine che solitamente designa chi nega lesistenza storica dei lager nazisti in cui furono sterminati gli ebrei -, i quali leggono il cammino culturale dellEuropa come una liaison tra classicità greco-romana, Rinascimento e Epoca dei Lumi.
Ed è sempre linsistenza sulla portata culturale del cristianesimo - comprese le sue ricadute in campo sociale e civile - a creare scandalo e a determinare reazioni scomposte da parte di tanti laicisti.
La lettura dellottimo Le radici cristiane dEuropa (editore Marietti 1820, pagg. 350, euro 24) dello storico spagnolo Eugenio Romero Pose, prematuramente scomparso questanno, ci spinge con forza sulla strada di una distinzione che, nonostante i numerosi interventi dellallora cardinale Joseph Ratzinger, continua a rimanere vaga, tra diffusione della religione cristiana in ambiti culturalmente disomogenei, e radicamento della cultura cristiana nelle premesse culturali di una ben precisa area storico-geografica.
La coscienza di queste radici deve produrre una consapevolezza culturale che per il momento è labile, e concentra le sue paure sui pericoli dellislam e della Cina, senza tener conto che per molte altre culture «amiche» - compresa lAmerica - lEuropa non è altro che la propaggine peninsulare occidentale dellAsia.
Insomma, il negazionismo presenta davvero molte facce, è qualcosa di molto potente, ha solide alleanze in tutto il mondo e della verità storica non glie ne importa niente. Bisogna tenerne conto, per amore del vero.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.