Ilaria Salis salva solo per un voto, confermata l'immunità

La deputata europea di Alleanza Verdi-Sinistra é stata (per ora) salvata dal processo che si dovrebbe svolgere in Ungheria, ma tutto si deciderà ufficialmente ai primi di ottobre a Strasburgo

Ilaria Salis salva solo per un voto, confermata l'immunità
00:00 00:00

La Commissione Affari giuridici dell'Eurocamera (Juri) ha respinto la revoca dell'immunità di Ilaria Salis. La parlamentare europea di Alleanza Verdi-Sinistra è stata quindi per ora salvata dal processo in Ungheria; Paese dal quale accusata di aggressione a due neonazisti commessa nel febbraio 2023. Ora la parola definitiva passa alla Plenaria che si riunirà e voterà ai primi di ottobre. A quanto si apprende da fonti parlamentari, la richiesta è stata bocciata con 13 voti contro 12. A risultare decisivi sarebbero stati due eurodeputati del Partito Popolare Europeo. I tabulati, tuttavia, non saranno disponibili in quanto lo scrutinio è avvenuto con voto segreto dopo una richiesta del gruppo dei Socialisti e Democratici.

"Difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Victor Orbán - valuta a caldo la stessa Salis dopo questa decisione della Juri -. È per questo che la sua tutela è essenziale. Le autorità italiane restano libere di aprire un procedimento a mio carico, come io stessa auspico e chiedo con forza". "Siamo un pochino più sereni ma molto felici, ma il voto ufficiale sarà a ottobre. Per fortuna, finora le indicazioni della Commissione non sono mai state smentite dalla plenaria quindi speriamo", è il commento di Roberto Salis, padre dell'esponente politica.

Il co-presidente del gruppo The Left, Martin Schirdewan, pubblica una nota dal titolo "Salis 1, Orban 0" in sostegno della rappresentante italiana che appartiene al medesimo gruppo europeo di sinistra: "I nostri colleghi della commissione giuridica hanno preso oggi una decisione in linea con i valori fondamentali dell'Unione europea. La democrazia e lo Stato di diritto sono pilastri fondamentali della nostra coesione europea. È importante che questi principi siano rispettati in tutti gli Stati membri, e anche Orban deve comprenderlo".

Di diverso avviso invece il popolare spagnolo Adrián Vázquez Lázara, relatore della richiesta di revoca dell'immunità per l'eurodeputata Avs: "Questo voto rappresenta un pericoloso e brutto precedente: sul caso Salis si sta giocando una partita politica ma andando contro le regole che prevedono che l'immunità copra i reati presuntamente compiuti durante il mandato, non prima. Prevedo che l'Ungheria presenterà ricorso alla Corte di giustizia europea", ha sottolineato.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta la notizia con un laconico "Chi sbaglia, non paga" pubblicato sui suoi profili social. Il vicepresidemte del Consiglio allega anche una foto della Salis con la scritta "Vergogna, vergogna, vergogna. Poltrona salva, dignità persa", per poi aggiungere una card a corredo del post con una foto dell'europarlamentare e la dicitura: "A ottobre il voto decisivo in Aula a Strasburgo". Il gruppo della Lega al Parlamento Ue aggiunge: "Una eurovergogna targata sinistra e traditori del centrodestra, che usano la giustizia come un manganello.

Oggi, altro colpo alla già scarsa credibilità della maggioranza del Parlamento europeo, ridotto a combriccola di gestione degli affari propri. I deputati del Ppe dovranno spiegare ai propri elettori il perché di un voto miseramente politico".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica