La commissione Libe ha approvato la bozza sulla prima lista Ue dei Paesi di origine sicuri e ha dato il suo via libera anche al mandato negoziale sull'applicazione delle norme relative ai Paesi terzi sicuri. Si tratta di due testi allegati al Patto di migrazione e asilo europeo, che sono passati grazie all'asse tra il Ppe e i gruppi di destra, mentre i Socialisti hanno votato contro: questo sembra essere il nuovo asse al Parlamento, con il baricentro spostato più verso le posizioni dei conservatori che della sinistra. Dopo anni di immobilismo e di predominio dei Socialisti, qualcosa si è mosso al parlamento europeo e tanto basta a Ilaria Salis per gridare al "fascismo". L'ultima invettiva dell'europarlamentare eletta con Avs, che fa parte del gruppo più a sinistra del parlamento europeo, The Left, riguarda proprio questo voto in commissione Libe. E Salis sembra averla presa quasi sul personale l'approvazione, visto che nell'intervento ha rivendicato di essere stata la "relatrice ombra" del suo gruppo.
"In commissione Libe una vergogna", esordisce Salis con fare teatrale nel video pubblicato sui suoi social. "Sono stati approvati due regolamenti su Paesi di origine e Paesi terzi sicuri su cui ho lavorato come relatrice ombra per il gruppo The Left. Queste norme, approvate con una maggioranza a destra, fanno parte di un pacchetto più ampio sulla migrazione, che andrà di fatto a smantellare il diritto d'asilo in Europa, ponendo le basi per un piano di deportazione di massa sul modello Trump", dice Salis. Il piano europeo è orientato al ripristino della legalità dei confini e della permanenza, a contrario di quanto cerca di far passare l'esponente di Avs, allontanando chi non ha diritto di restare in Europa e garantendo, di contro, maggiori tutele per chi, invece, questo diritto lo ha. "La traiettoria dei fascisti è chiara ed è sempre la stessa, da un secolo all'altro da una parte all'altra dell'Oceano: se pensate che non vi riguardi", prosegue Salis con tanto di dita puntate contro la telecamera, "vi sbagliate. Oggi colpiscono i diritti e le libertà dei migranti, domani potrebbero colpire chiunque".
La strategia della paura che l'esponente di Avs cerca di attuare con questa chiusura è vecchia come la propaganda, e ne è di fatto parte integrante. La differenza rispetto al passato è che i cittadini hanno tutti gli strumenti a disposizione per informarsi e verificare le informazioni che vengono fornite. "L'obiettivo è fornire agli Stati membri strumenti adeguati che consentano decisioni rapide, senza mai venir meno al pieno rispetto dei diritti fondamentali e degli obblighi internazionali. Solo con norme credibili e applicabili potremo rafforzare la capacità dell'Europa di governare i flussi e tutelare i cittadini", ha dichiarato a margine del voto Alessandro Ciriani, eurodeputato di FdI-Ecr e relatore della Modifica del regolamento (UE) 2024/1348 per quanto riguarda l'istituzione di un elenco di Paesi di origine sicuri a livello dell'Unione.