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Federica Mogherini, chi è l'ex ministro degli Esteri sospettata di frode in appalti pubblici

Titolare della Farnesina in Italia e poi Lady Pesc in Europa: ma l'ex parlamentare del Partito Democratico è stata anche molto altro durante la sua carriera politica e istituzionale

Federica Mogherini, chi è l'ex ministro degli Esteri sospettata di frode in appalti pubblici
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Federica Mogherini è stata posta in stato di fermo a Bruxelles, insieme ad altre due persone, nell'ambito di un'indagine su presunta frode relativa alla formazione finanziata dall'Ue per giovani diplomatici. La Procura europea (Eppo) sta conducendo infatti delle perquisizioni presso il Collegio d'Europa di Bruges (Belgio) e il Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) dell'Ue nella capitale belga. L'indagine si concentra sulla questione se il Collegio d'Europa e/o i suoi rappresentanti siano stati informati in anticipo sui criteri di selezione della procedura di gara e avessero sufficienti motivi per ritenere che si sarebbero aggiudicati l'attuazione del progetto, prima della pubblicazione ufficiale del bando di gara da parte del Seae. Ecco qual è il curriculum della stessa Mogherini.

Figlia del regista Flavio Mogherini, Federica - 52 anni - frequenta il liceo classico di Roma e si laurea con lode in Scienze politiche all'Università romana La Sapienza. Poliglotta, la sua tesi sul rapporto tra politica e religione nell'Islam viene scritta durante una borsa di studio Erasmus ad Aix-en-Provence. "Sono sposata con Matteo e ho due figlie, Caterina e Marta". Una volta Federica Mogherini aveva sintetizzato in modo così laconico la sua vita privata, preferendo invece raccontare nel dettaglio la propria esperienza politica. Nel 1996, a 23 anni, si iscrive alla Sinistra Giovanile. Cinque anni dopo, nel 2001, entra nel Consiglio nazionale dei Democratici di Sinistra. È l'avvio della sua carriera politica, che la porta a far parte dell'esecutivo, del comitato politico nazionale e del dipartimento Esteri dei Ds, dove lavora dal 2003: prima come responsabile dei rapporti con i movimenti, poi come coordinatrice del dipartimento stesso e infine come responsabile delle relazioni internazionali.

Nel 2008 Federica Mogherini entra nel Parlamento italiano come deputata alla Camera per il Partito Democratico. Fa parte della segreteria e viene nominata responsabile nazionale per la Parità nel 2009 e per la Politica Europea nel 2013. Da febbraio a ottobre 2014 è il volto (femminile) della Farnesina, voluta come ministra degli Esteri da Matteo Renzi: si tratta della terza donna a ricoprire questa carica - dopo Susanna Agnelli ed Emma Bonino - e di gran lunga la più giovane, avendo solo 47 anni. Nello stesso anno solare, dopo le elezioni europee di maggio, il Consiglio europeo prende in considerazione la nomina di Federica Mogherini ad Alta Rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza: entrerà ufficialmente in carica nel novembre successivo. Le viene dato il soprannome di Lady Pesc, acronimo di "Politica Estera e di Sicurezza Comune". Occuperà quel ruolo istituzionale per i successivi cinque anni.

Dall'autunno 2019, con l'entrata in vigore della nuova Commissione Ue, la Mogherini resta senza posti politici. Tuttavia, nel settembre 2020 è stata nominata rettore del Collegio d'Europa, diventando così la prima donna a diventare rettore di questo istituto prestigioso per gli studi europei post-universitari che ha sede nella città di Bruges e di Varsavia. Il quotidiano francese Libération, all’epoca, aveva fortemente criticato questa decisione, perché Mogherini non avrebbe avuto le qualifiche accademiche necessarie per l'incarico.

Stiamo parlando infatti di una struttura fondata nel 1949 su iniziativa di Salvador de Madariaga, Winston Churchill, Alcide De Gasperi e Paul-Henri Spaak: il Collegio d'Europa è una fondazione privata e ha lo scopo di formare la futura classe dirigente europea e di lavorare sull'integrazione. Inoltre, sempre secondo il giornale transalpino, ci sarebbe stato un conflitto di interessi in merito, poiché il Collegio d'Europa è finanziato al 50% dalla Commissione europea.

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