Ilaria Salis attacca l'Ungheria: "Stato etnico e autoritario, vuole smantellare l’Ue"

L'europarlamentare di Avs blatera di processo politico nei suoi confronti: "Orban mi ha dipinto pubblicamente come una criminale. Non mi sorprende la sua presenza a Pontida"

Ilaria Salis attacca l'Ungheria: "Stato etnico e autoritario, vuole smantellare l’Ue"
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Ilaria Salis tuona contro l’Ungheria. Imputata a Budapest con l’accusa di aver aggredito due estremisti di destra, l’europarlamentare di Avs è intervenuta in conferenza stampa a Strasburgo e ha attaccato frontalmente il Paese guidato da Viktor Orban:“Gli Stati membri dell'Unione Europea dovrebbero bloccare immediatamente tutte le estradizioni verso l'Ungheria. Secondo me la presidenza di turno da parte di questo governo ungherese del Consiglio dell'Unione Europea è assolutamente inopportuna”.

Blaterando come al solito di antifascismo e di supercazzole varie, l’attivista di estrema sinistra ha affermato che l’Europa unita è nata sulle ceneri del nazifascismo, come risposta di cooperazione internazionale, e sarebbe dunque “un paradosso che la presidenza possa toccare a qualcuno che dice pubblicamente di voler occupare Bruxelles e che vuole smantellare l'Unione Europea e i suoi valori in nome di un nuovo nazionalismo". L’Ungheria è una democrazia illiberale, ha proseguito la Salis:“Direi anche un'oligarchia, uno stato etnico e autoritario. Alcuni studiosi l'hanno definita una tirannide moderna".

Il solito ritornello, nulla di nuovo. La Salis si è poi soffermata sulla sua esperienza dietro le sbarre, parlando di processo politico nei suoi confronti con sentenza già scritta da parte del governo:“Non ultimo il presidente Orban, quando un mese fa è venuto in visita in Italia mi ha dipinto pubblicamente come una criminale, come se fossi realmente colpevole di quei reati di cui mi hanno accusato senza che ci fosse nessun tipo di sentenza".

La Salis ha ammesso di essere in Europarlamento grazie a decine di migliaia di antifascisti – eleggendola l’hanno tirata fuori dal carcere – ma s’è detta pronta a dare battaglia per chi si trova in galera. Emblematica la vicenda di tal Maja, attivista tedesca non binaria: “Anche lei si trova in custodia cautelare con accuse simili alle mie e non è ancora stata fissata per lei nessuna data di processo. La Germania ha deciso a giugno la sua estradizione verso l’Ungheria e tra l’altro l’operazione di estradizione è avvenuta in piena notte, in modalità molto dure per cui è stata portata via con un sacco sopra la testa e non le è stato permesso di bere durante il trasferimento”. E non sono mancate le critiche a Berlino, considerando che la vicenda riguarda una persona non binaria detenuta in un paese dove la transizione di genere è illegale:“Trovo molto preoccupante che un paese molto attento ai diritto come la Germania abbia deciso di collaborare con l'Ungheria, che non rispetta i diritti. Ritengo che tutti i paesi Ue debbano bloccare le estradizioni verso l'Ungheria”.

Poteva mancare l’affondo contro la destra italiana? Assolutamente no. Sempre parlando di Orban, la Salis non s’è detta sorpresa dei suoi legami con “le peggiori destre europee”, fatte di valori sovranisti, nazionalisti e autoritari. Ed ecco l’attacco contro Pontida, la“festa della Lega Nord” (non l’hanno informata che si chiama solo Lega ormai da cinque anni), rea di aver ospitato il presidente ungherese: “Non ci stupisce, come non stupisce che abbia fondato il gruppo dei Patrioti”.

Per la Salis, Orban e i suoi sodali sovranisti rappresentano“una variante autoritaria del capitalismo globale”: “Si pongono in modo falso come difensori delle classi popolari, quando in realtà lavorano sul vantaggio delle élite economiche nazionali. Sono un ostacolo all'amicizia alla solidarietà e la fratellanza fra i popoli e rappresentano anche una minaccia per tutti i cittadini che vogliono vivere in libertà in Europa”.

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