"Insulti indecenti contro l'Italia". Sardone denuncia l'asse Ue-Ong

Silvia Sardone protesta dopo la seduta della sottocommissione sui Diritti Umani (Droi) a Bruxelles: "Un esponente spagnolo di sinistra che ha accusato Salvini e Meloni di ‘avere piacere nel vedere i morti in mare’"

"Insulti indecenti contro l'Italia". Sardone denuncia l'asse Ue-Ong
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L'Europa che pubblicamente dice di sostenere l'Italia nell'emergenza migranti, che ogni giorno peggiora, all'interno dei suoi palazzi fa il contrario. Non è certo una novità che le Ong vengano coccolate dai palazzi europei, come dimostrano i numerosi richiami fatti contro l'Italia o gli inviti ad aprire i porti per queste navi cariche di migranti irregolari, che non avendo i documenti non possono nemmeno essere identificati con certezza. Quello della sicurezza è un problema grave in Italia, lasciata sola a gestire decine di migliaia di migranti sul suo territorio.

Le Ong che professano umanità e puntano il dito contro l'Italia limitano la loro azione alla raccolta dei migranti in mare fino allo sbarco, delegando in via obbligatoria all'Italia il compito della loro sussistenza. Non si curano di chi sbarcano in Italia o di cosa faranno queste persone, spesso senza arte né parte ma provenienti da contesti in cui la violenza è l'unica risposta a ogni problema, come dimostrano le cronache. E l'Europa? L'Europa non sostiene l'Italia, i ricollocamenti volontari sono stati sospesi ma anche se ci fossero sarebbero limitati ai migranti in possesso di una domanda di asilo approvata. Si tratta di una minoranza rispetto alla mole di migranti che arrivano qui e non hanno diritto ad alcuna protezione internazionale, che restano sul territorio italiano a delinquere.

L'asse Europa-Ong esiste ed è forte, come testimonia l'ultima seduta della sottocommissione sui Diritti Umani (Droi). A presenziare c'era anche Silvia Sardone, europarlamentare della Lega, che ha denunciato l'ennesimo smacco contro l'Italia. È intervenuta, "durante lo scambio di opinioni che ha previsto l’audizione di Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch e di Sara Prestianni, Advocacy Director di Euromed". Quella che che si è tenuta al parlamento europeo spiega Sardone, è stata "una riunione sbilanciata a sinistra, con una Ong che ogni giorno attacca il governo italiano e la Prestianni che in passato ha avuto candidature con Sinistra e Liberta e Liberi e Uguali".

Ma non è finita qui, perché da parte dei parlamentari di sinistra, prosegue la leghista, "ci sono stati insulti indecenti, come quelli di un esponente spagnolo di sinistra che ha accusato Salvini e Meloni di ‘avere piacere nel vedere i morti in mare". Sardone, inoltre, denuncia anche svariati tentativi di "zittirmi con un deputato di S&D che mi ha definito ‘il problema’ della seduta". Questo perché l'esponente in Europa della Lega ha esposto la propria contrarietà al fatto che il parlamento europeo abbia dato ancora una volta ampio spazio alla Ong Sea Watch, dopo aver in passato già ospitato Carola Rackete, già capitana della Sea Watch 3 e futura candidata per l’ultrasinistra tedesca alle europee.

L'europarlamentare italiana ha sottolineato come il nostro Paese non accettino lezioni da un'organizzazione che in Italia ha subito numerose sanzioni per le continue violazioni delle leggi e che "per l’ennesima volta, le istituzioni Ue sono state strumentalizzate per sermoni buonisti sull’accoglienza a tutti i costi e contro gli accordi con le guardie costiere libiche e tunisine".

Per Sardone, tutto questo non è altro che "uno spot a favore dell’immigrazione senza limiti e alle porte spalancate, tanto care alla sinistra. Un insulto inaccettabile verso le istituzioni italiane e uno schiaffo alla democrazia da parte di chi, ancora una volta, promuove il pensiero unico e prova a zittire chi la pensa diversamente".

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