
Ilaria Salis ha conservato l'immunità parlamentare per un solo voto e c'è chi sospetta che sia stato possibile solamente grazie allo scrutinio segreto che ha agevolato qualche "franco tiratore". Impossibile avere certezze matematiche su chi abbia votato per la conferma dell'immunità di Salis, che intanto esulta, ma dalla Lega sembrano convinti che i "franchi tiratori" provengano dal gruppo del Partito popolare europeo, quello a cui appartiene Forza Italia, che è il più numeroso del parlamento europeo e che, con il suo capogruppo Manfred Weber, aveva dato chiara indicazione che non avrebbe votato per il mantenimento.
"Accusata di lesioni aggravate potenzialmente letali e altre condotte criminose in concorso con altri, all'interno di un'organizzazione criminale. Ma col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di 'centrodestra' ha votato per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna", ha dichiarato Matteo Salvini sui social dopo il voto. Al segretario della Lega ha risposto Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, incalzato dai giornalisti: "Le calunnie non le accettiamo, gli insulti non li accettiamo. Non c'è nessuno che tradisce, nessuno che fa giochi strani. Noi siamo sempre stati leali, coerenti. Abbiamo detto quale era la linea del voto, poi a scrutinio segreto ci sono 700 e più parlamentari che votano...". Dal 1991 il parlamento europeo non sconfessa un voto del Juri, la commissione giuridica del parlamento che aveva dato un primo ok all'immunità, e anche in questo caso non è stata fatta eccezione, anche se solo per un voto. Gli astenuti sono stati in tutto 17 durante il voto, il che ha senz'altro influito sul risultato finale.
"Mancano all'appello decine di voti del Partito popolare europeo. Il voto è segreto, ma non ci sono dubbi che sia stato il Ppe a salvare Ilaria Salis", le parole di Silvia Sardone, europarlamentare della Lega. "La sinistra ha chiesto il voto segreto, non possiamo sapere con certezza chi e come abbiano votato. Ma possiamo certamente affermare che il Partito Popolare Europeo, del quale Forza Italia fa parte, ha salvato Ilaria Salis da quello che sarebbe stato giusto, il processo in Ungheria", ha aggiunto Sardone. "Alcuni loro europarlamentari hanno dichiarato che avrebbero votato secondo coscienza. Quindi è chiaro da dove siano arrivati i voti che l'hanno salvata dal processo in Ungheria. D'altronde sappiamo bene che il Ppe e Forza Italia qui al Parlamento europeo governano con la sinistra ed è quindi facile capire chi ha salvato l'europarlamentare di estrema sinistra", è la conclusione di Sardone.
Stefano Benigni, deputato e vicesegretario nazionale di Forza Italia, ha replicato a Sardone definendo "gravi e infondate" le sue accuse. Se ha le prove, ha aggiunto Benigni, "le tiri fuori, altrimenti la smetta di starnazzare cose insensate. Prima dice che il voto è segreto, poi accusa Forza Italia e il PPE di tradimento come se avesse la bacchetta magica. E chi è lei, Maga Magò? Basta scorrere l'elenco dei presenti e degli assenti per capire chi ha davvero salvato Ilaria Salis". Secondo l'esponente di Forza Italia "tra i Patrioti si sono registrate diverse assenze, 15 su 84, tra cui un eurodeputato della Lega, che si sono rivelate determinanti".
Fonti del gruppo leghista al parlamento europeo rintracciate dalle agenzie sostengono che sono "irricevibili e inaccettabili le accuse di Forza Italia. Strumentalizzare l'assenza di un singolo eurodeputato, non presente per motivi di salute, è scorretto e anche errato dal punto di vista numerico".