Europa

"Grande vittoria". La Meloni elogia l'intesa sul price cap

La soddisfazione del premier per il price cap e il ringraziamento a Draghi: "Sono molto molto soddisfatta"

"Grande vittoria". La Meloni elogia l'intesa sul price cap

"L'accordo raggiunto in Europa sul tetto al prezzo del gas è una grande vittoria italiana, costruita con molta pazienza e per la quale va ringraziato anche il precedente governo che l'ha istruita". È raggiante il presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre parla con la stampa uscendo dal Museo ebraico di Roma dove ha preso parte alla cerimonia di accensione della Chanukkià. Una cerimonia dove c'è stata grande commozione e occasione per diversi momenti toccanti, comprese alcune lacrime apparse sul volto del premier, che si è detta vicina all'identità ebraica. E dopo la quale lo spazio passa ai meno solenni, ma necessari, temi dell'agenda di governo.

"Sono molto molto soddisfatta. Devo ringraziare il ministro Pichetto, il ministro Fitto e il ministro Cingolani che ci ha lavorato prima. Ora si tratta di monitorare", ha aggiunto il premier. Gilberto Pichetto Fratin ha condotto politicamente i negoziati in nome del suo ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Raffaele Fitto, che ha dato i meriti maggiori al premier sottolineando che l'accordo "premia il lavoro svolto dal presidente Giorgia Meloni durante il Consiglio europeo di giovedì scorso e conferma il ruolo centrale dell'Italia", da Ministro degli Affari Europei ha fatto da pontiere tra Roma e Bruxelles. Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica nel governo Draghi, ha aperto i dibattiti sul tema nei mesi scorsi e oggi da consulente di Palazzo Chigi ha posto le basi per una continuità tra i due esecutivi sul dossier.

Meloni si è detta soddisfatta per il risultato sul gas, che fissa il price cap a 180 euro al MWh contro i 275 inizialmente proposti dalla Commissione e rende più pragmatico il meccanismo di applicazione, e la ritiene una meta condivisa con Mario Draghi, parlando di "una vittoria costruita con molta pazienza per la quale bisogna ringraziare anche il Governo precedente, che l'aveva istruita" e "su cui l'Italia è andata avanti con determinazione. Tutta l'Europa, nonostante le resistenze, è convenuta su una proposta che l'Italia ha fatto tra i primi ed è andata avanti con caparbietà". Anche la Germania vota a favore: è una vittoria non solo del nostro Paese, che si è messo in una coalizione di quindici Paesi desiderosa di cambiare la proposta, che sarà di beneficio "per le famiglie e le imprese italiane ed europee".

Dopo la manovra approvata da Bruxelles, una seconda pietra miliare del percorso europeo del governo nell'applicazione di un'agenda per l'interesse nazionale, come desiderato dal governo Meloni. Il premier oggi su Instagram ha scritto che "continuiamo a lavorare incessantemente per dare risposte immediate e concrete a cittadini e imprese" e all'uscita dall'evento con la Comunità Ebraica ha dichiarato di non ritenere possibile l'esercizio provvisorio e di voler portare all'incasso la legge di bilancio approvata da Bruxelles: "Per quanto ci riguarda sulla manovra noi andiamo avanti e mi sento di garantire che ci sarà una legge di Bilancio nei tempi in cui deve esserci", entro il 31 dicembre che serve a evitare l'esercizio provvisorio. "Chi evoca l'esercizio provvisorio - dice Meloni ai giornalisti - cerca l'esercizio provvisorio": si entra nelle due settimane decisive per la manovra.

Con due risultati di peso in Europa, Meloni ora vuole vincere anche la prima partita importante in casa: e i margini di tempo sono tutt'altro che risicati.

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