Politica estera

"Protesta inutile". Persino i verdi tedeschi ripudiano gli eco-vandali

Mentre la sinistra italiana coccola gli eco-vandali e vuole dialogare con loro, in Germania pure i Verdi li rinnegano: "Presuntuosi, fanno l'opposto di ciò di cui abbiamo bisogno"

"Protesta inutile". Persino i verdi tedeschi ripudiano gli eco-vandali

In Italia i progressisti li coccolano. In Germania gli ambientalisti li schifano. Anzi di più, li ripudiano. Morale della favola: solo nel nostro Paese gli eco-vandali sono considerati interlocutori degni di ascolto, se non addirittura di accreditamento politico. Tutto (de)merito della sinistra tricolore e del suo approccio ultra-ideologico alle tematiche green. Mentre da noi Elly Schlein asseconda gli attivisti di Ultima Generazione, presentandoli come giovani che "chiedono di ascoltare la scienza", a Berlino i Verdi non usano giri di parole e condannano invece le assurde battaglie di questi ecologisti d'assalto. La differenza di trattamento apre più di qualche interrogativo e racconta molto della superficialità con cui certi ambientalisti di casa nostra affrontano l'argomento.

"Con la sua protesta elitaria e presuntuosa, Ultima Generazione causa l'opposto di ciò di cui abbiamo bisogno adesso, cioè un ampio movimento nella società per una politica di coerente protezione del clima", ha tuonato la dirigente parlamentare dei Verdi tedeschi, Irene Mihalic. Nella sua esternazione di biasimo, l'esponente del partito ambientalista straniero ha anche aggiunto che non bisogna irritare le persone "con azioni che rendono ancora più difficile la già dura vita quotidiana". E in effetti ciò che viene contestato agli ecologisti d'assalto è proprio di intraprendere azioni che nulla hanno a che vedere con la causa climatica, rispetto alla quale peraltro i suddetti attivisti propongono soluzioni oltranziste e refrattarie a qualsiasi forma di dialogo.

Il colmo è che, in Germania, a criticare gli eco-vandali sono stati persino i "gretini" del movimento Fridays For Future, che pure hanno un approccio abbastanza radicale sull'argomento (ma non al punto da assecondare certe proteste incivili). In Italia, invece, anche a seguito di ripetuti atti vandalici, la sinistra green non è riuscita a ripudiare quei movimenti ecologisti e anzi ha strizzato loro l'occhio. "Al di là del metodo scelto, che posso non condividere, non dobbiamo fare l’errore di guardare troppo il dito e non la luna che quella mobilitazione sta mostrando", aveva affermato la leader Pd Elly Schlein, spiegando in tv che gli attivisti di Ultima Generazione "stanno solo chiedendo di ascoltare la scienza" (argomentazione peraltro discutibile, visto che sul tema non esiste una posizione granitica nel mondo scientifico).

In Germania i verdi prendono le distanze dagli ambientalisti d'assalto, in Italia c'è invece chi quasi li giustifica e ritiene di doversi confrontare con loro. "La politica la prima cosa che deve fare è provare a parlare con questi ragazzi. Loro sono terrorizzati da questo cambiamento climatico...", aveva detto ad esempio la deputata pentastellata Chiara Appendino. E ora che il governo Meloni ha dato il via alle sanzioni contro chi vandalizza i beni culturali, da sinistra è partito un inspiegabile piagnisteo.

Poteva essere l'occasione per mettere all'angolo certe iniziative incivili e per iniziare un confronto più serio sul tema: ennesima occasione persa.

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